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25 Gennaio 2019

Non solo vino in Franciacorta: la grappa doc

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di Francesca Liistro | in 
Itinerari

Sulle colline della Franciacorta, la coltivazione della vite ha origini remote, come testimoniano i rinvenimenti di vinaccioli di epoca preistorica e gli scritti di autori classici quali Plinio, Columella e Virgilio. Il ricco materiale archeologico di età preistorica rinvenuto, come ad esempio i resti di palafitte ritrovati nella zona delle Torbiere del Sebino, racconta come qui si stanziarono popolazioni primitive, alle quali subentrarono via via i Galli Cenomani, i Romani e i Longobardi. La coltivazione della vite fu una costante della Franciacorta, dove, dall’epoca romana al periodo tardo-antico fino al pieno medioevo, crebbero vigneti anche grazie alle favorevoli condizioni climatiche e pedologiche. Con alti e bassi, la viticoltura in queste terre non s’interruppe mai.

La Franciacorta si trova nel cuore della Lombardia, a due passi da Milano, affacciata sulle sponde del Lago d’Iseo, in un’area di circa 200 chilometri quadrati che comprende 19 comuni della Provincia di Brescia. Le sue dolci colline, delimitate ad ovest dal fiume Oglio e a nordest dalle ultime propaggini delle Alpi Retiche, devono le loro antichissime origini ai ghiacciai che, ritirandosi oltre 10.000 anni fa, hanno creato l’anfiteatro all’interno del quale ha preso vita la Franciacorta. L’origine morenica dona ai terreni di quest’area una straordinaria ricchezza minerale, che unita all’eterogeneità che compone i suoli, costituisce l’elemento distintivo di una viticoltura di qualità, pienamente apprezzabile nelle caratteristiche sensoriali di ogni Franciacorta.

 

La Franciacorta restituisce le vinacce di Pinot e Chardonnay: i profumi dei ricavati distillati racchiudono tutta la tradizione e il sapere di questo territorio veramente unico al mondo. Molto apprezzate sono le grappe classiche o aromatizzate con bacche, frutti di bosco o miele. La grappa è ricavata per distillazione diretta delle vinacce. Le vinacce sono le bucce degli acini d’uva, separate dal mosto o dal vino. Buone quelle ricavate con pressatura soffice, ricche di umidità e conservate in silos o ambienti chiusi fino a fermentazione ultimata. La distillazione migliore avviene lentamente e delicatamente per mezzo di vecchi tradizionali alambicchi, dove il vapore attraversa la massa spugnosa delle vinacce per estrarne la parte meno volatile e trasmettere al vapore le proprie sostanze aromatiche. Il risultato della distillazione viene affinato in botti di legno pregiato che cedono alla grappa, attraverso la cessione di tannini, la propria carica aromatica. L'invecchiamento vero e proprio non è indispensabile se si vuole ottenere un distillato di giovanile baldanza e aggressività; naturalmente se si sceglie la via del distillato più nobile e complesso, i caratteri organolettici acquisiti, saranno in funzione del tipo di legno, del tempo che l'acquavite trascorre nelle botti e delle condizioni climatiche in cui avviene il soggiorno.

La grappa Franciacorta Doc è il risultato di un’antica e severa distillazione di vinacce fresche ottenute dalla vinificazione di uve raccolte con cura nei vigneti della Franciacorta. È una grappa polivalente, consigliata a fine pasto ma anche come grappa da correzione, aumentando così la qualità e la spinta aromatica del caffè.

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