Itinerario tra biodiversità e cultura in Umbria
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L'Umbria è terra del silenzio, dove la natura è sovrana. Ricca di borghi medievali, ben conservati, con mura che li proteggono, castelli e rocche da visitare, l'Umbria, èterra di grandi prodotti enogastronomici, come l’Olio E.v.o. Dop Umbria, i prodotti del bosco, le castagne, il tartufo, i funghi, è terra di arte, spiritualità e di un ricco patrimonio culturale e paesaggistico da tutelare e godere.
In autunno la natura in Umbria, è una tavolozza di tonalità cangianti, fatta di colline coperte da argentei olivi, vallate di rosseggianti vigneti, boschi in pieno foliage, spettacolo incredibile che si nutre delle variazioni delle foglie che da verdi diventano gialle, arancioni, rosse e infine marroni.
Uno spettacolo che si può scoprire seguendo le tracce delle piccole produzioni autoctone, sinonimo di biodiversità.
Al Nord della regione, immerso nella Valle del Carpina, troviamo il borgo di Montone, uno dei Borghi più Belli d’Italia. Montone è circondato da possenti mura che conferiscono all'insieme un aspetto di solidità illeggiadrito dalle svettanti torri campanarie del Comune e delle varie chiese. Strette e tortuose le vie che percorrono il centro in ogni senso, con scalinate che consentono di superare agevolmente i punti più scoscesi, in un susseguirsi di immagini indimenticabili di architetture sovrapposte, archetti rampanti, scorci che si aprono su piazzette ed orti ricchi di luce e colore. Il miglior itinerario da proporre a Montone è quello di perdersi alla scoperta di siti imprevisti, di godere degli scorci vastissimi del meraviglioso panorama circostante e dei segni di vita pulsante, ma quieta, nelle botteghe artigiane e nelle casupole arroccate sulle antiche mura cittadine.
Il piccolo territorio di Campello sul Clitunno, al centro della Fascia Olivata Assisi-Spoleto, custodisce perle di inestimabile valore: in collina, i due castelli incastonati tra gli ulivi, veri musei a cielo aperto, Pissignano Alto con le sue torri, e il Castello di Campello Alto con le sue mura fortificare medievali; in pianura, il Tempietto sul Clitunno che fa parte del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” che questo anno festeggia il decimo anno dall’inserimento nella Lista delPatrimonio Mondiale Unesco e il parco naturalistico delle Fonti del Clitunno che preserva le sorgenti del fiume Clitunno.