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15 Gennaio 2025

Maxi accise sul whisky scozzese: gettito in calo, l’erario perde 500mila sterline al giorno

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di Vittoria Alerici | in 
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Secondo i dati dell'HMRC (HM Revenue & Customs) il Tesoro del Regno Unito ha registrato un calo significativo delle entrate dopo l'introduzione di un aumento del 10,1% delle accise sul whisky scozzese e altri alcolici nell'agosto 2023. I dati rivelano una riduzione di 225 milioni di sterline nel gettito delle accise sugli alcolici tra agosto 2023 e novembre 2024, pari a circa 500.000 sterline al giorno di mancate entrate rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Il calo delle entrate ha suscitato nuove preoccupazioni nell'industria degli alcolici, che da tempo mette in guardia contro l'impatto di aliquote fiscali elevate sia sulla domanda dei consumatori sia sulle entrate del governo. La Scotch Whisky Association (SWA) ha criticato l'aumento delle imposte, definendolo un ostacolo alla crescita di una delle industrie di esportazione di maggior successo del Regno Unito.

Il mese di novembre 2024 ha visto un calo del 3,6% delle entrate derivanti dalle imposte sugli alcolici rispetto al novembre 2023, nonostante l'annuncio di un ulteriore aumento delle imposte del 3,65% nel bilancio dell'ottobre 2024. Questo dazio aggiuntivo, che entrerà in vigore il 1° febbraio 2025, farà pagare ai consumatori almeno 12 sterline di tasse per ogni bottiglia di Scotch whisky.

Mark Kent, amministratore delegato della SWA, ha sottolineato la pressione finanziaria sull'industria e sui consumatori: "Ancora una volta è stato dimostrato che l'industria ha ragione su come l'aumento delle aliquote fiscali porti a minori entrate e blocchi la crescita. Non stiamo gridando al lupo, il Ministero del Tesoro deve capire che anche questo settore così resistente non può essere sottoposto a sforzi eccessivi". 

L'industria ha dovuto affrontare critiche sull'effetto cumulativo degli aumenti fiscali, con il timore che tali misure minino la competitività del settore del whisky scozzese sia in patria che all'estero. La SWA sostiene che queste politiche fiscali contraddicono i precedenti impegni del governo a sostegno dell'industria. L'impegno preso dal Primo Ministro di "sostenere i produttori scozzesi fino in fondo" è stato infranto dalla decisione di aumentare ulteriormente i dazi sul settore", ha dichiarato Kent.

La SWA ha anche sottolineato il valore economico più ampio dell'industria del whisky scozzese, che sostiene 41.000 posti di lavoro direttamente in Scozia e genera 7,1 miliardi di sterline all'anno di valore aggiunto lordo all'economia del Regno Unito. 

I leader del settore hanno esortato il governo a riconsiderare il proprio approccio alla tassazione degli alcolici, sottolineando la necessità di politiche che incoraggino la crescita e gli investimenti. Kent ha concluso: "L'unica leva che il governo britannico controlla direttamente è l'aliquota dell'accisa, dove il sostegno può fare la differenza nel decidere di investire nel Regno Unito, creare posti di lavoro e dare impulso alla nostra catena di approvvigionamento nazionale. Il governo britannico dovrebbe impegnarsi a sostenere l'industria e a non aumentare ulteriormente le accise sullo Scotch Whisky nel corso di questa legislatura".

 

Con un altro aumento delle tasse che si profila nel febbraio 2025, l'industria attende ulteriori chiarimenti sulla strategia a lungo termine del governo per bilanciare la generazione di entrate con una crescita sostenibile per il settore. 

Foto Freepik

 

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