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01 Agosto 2018

Indigena World Tour fa tappa a San Francisco e Shanghai

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di Redazione | in 
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Prosegue il viaggio promozionale nelle migliori città internazionali del vino per le denominazioni tutelate e promosse dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. Le ultime due tappe sono state realizzate insieme allo scrittore di vino e Senior Editor di Vinous Ian D'Agata, per l’Indigena World Tour, a San Francisco e Shanghai (rispettivamente il 23 e 30 luglio 2018).  

Un'instancabile passione, fatta di voli intercontinentali, studio notturno, seminari, articoli, libri scientifici pubblicati in tutto il mondo, proficue collaborazioni con i maggior esperti mondiali del vino. E' l'Indigena World Tour, un progetto partito dalla prima edizione a maggio del festival Indigena a Barolo e Costigliole d'Asti, realizzato grazie alla partnership con il Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato, che mira a promuovere nel mondo la grande ricchezza del nostro Paese: le tante varietà di uve autoctone regionali e i grandi vini che ne derivano. Alcuni sono famosi in ogni angolo del pianeta come la Barbera d’Asti, altri sono ancora tutte da far scoprire. Una vera e propria missione, quella di Ian D'Agata e del Consorzio, sempre a fianco dei produttori, che si articola in giornate di seminari, educational, degustazioni nelle principali città del mondo, alla presenza dei sommelier e degli importatori di punta dei singoli mercati, dei giornalisti e influencer più significativi. Dopo le tappe di Bruxelles a febbraio e di New York a giugno, altri due appuntamenti cruciali: il 23 luglio scorso a San Francisco, città che determina il gusto e la tendenza di acquisto di tutto il mercato della costa ovest degli Stati Uniti e  il 30 luglio Shanghai, megalopoli di 25 milioni di abitanti e vera e propria porta della Cina, un mercato in cui è vitale che il vino italiano investa per farsi conoscere, e recuperare terreno sulla vicina Francia.

 “Il tour internazionale di promozione della Barbera d’Asti e degli altri vini nobili del Monferrato -  afferma Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato - è proseguito a luglio con altre due capitali mondiali del vino. In sette mesi il Consorzio ha organizzato 14 eventi esteri, raggiungendo città e metropoli importanti per l’export delle denominazioni che tuteliamo, senza contare le numerose altre attività di promozione.  Abbiamo realizzato masterclass e degustazioni, dedicate alla storia e alle ricchezze del territorio vitivinicolo del Monferrato e delle sue produzioni, rivolti a un pubblico influente di professionisti e media. Le ultime due tappe, come alcune delle precedenti, sono state create insieme a uno dei massimi esperti internazionali di vino, Ian D’Agata”.

A guidare la tappa di Indigena a San Francisco, ospitata dal ristorante italiano A16 di Shelley Lingren a Oakland, è stato Jeff Porter, beverage director del Gruppo Bastianich&Batali e responsabile Usa del Progetto Indigena, che per l'occasione ha raccolto un nutrito gruppo di professionisti e colleghi che influenzano i gusti del mercato della costa ovest. "Il format dell’Indigena World Tour e la Bay Area di San Francisco sono un’accoppiata naturalmente vincente". Ammette Porter, “casa del movimento americano ‘dalla terra alla tavola’, la Bay Area è una connessione tra cibo, vino e cultura che si è allargato a influenzare gli interi Stati Uniti. Il ristorante A16 rappresenta al meglio questa tradizione da quando ha aperto le sue porte nel 2004 ed oggi continua a promuovere la cultura del cibo regionale nell’area con una cucina fortemente ispirata all’Italia. L’abilità di combinare il Progetto Indigena con la professionalità di Shelley Lindgren e dell’A16 è un onore per me e non vediamo l’ora di proseguire questa missione di divulgazione delle varietà autoctone, dei prodotti tipici e tradizionali, ma anche dell’importanza della cura della salute umana e della cultura”.

La tappa a Shanghai si è svolta allo Shanghailander Wine Cafè, in collaborazione con Grapea Institute, la scuola di vino per professionisti fondata sotto l’ala di Yang Lu, primo Master Sommelier cinese al mondo, che ha accolto con piacere questa nuova manifestazione: “non solo i vini del Piemonte, ma i vini di tutta Italia dovrebbero riuscire a lavorare in sinergia e a condividere le proprie risorse, per riuscire a sfondare e a proporre alla Cina la cultura dei vini Italiani”. Anche qui, infatti, sotto la guida di Ian D’Agata e della sua collaboratrice di lunga data Lingzi He, si è svolta una giornata tematicafatta di seminari, degustazioni e didattica, dedicate a uno dei piú grandi vini autoctoni piemontesi, la Barbera d'Asti e agli altri rossi nobili del Monferrato.

 

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