Export record per i vini neozelandesi
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Il valore del vino neozelandese nei mercati internazionali è ai massimi storici, nonostante il calo delle vendite in volume, con i dati delle esportazioni per i 12 mesi fino a settembre 2022 in aumento del 6% rispetto all'anno precedente. Le esportazioni nei 12 mesi fino a settembre hanno raggiunto i 2,03 miliardi di dollari neozelandesi. Canada e Stati Uniti sono stati i mercati che hanno contribuito a questa crescita, con le vendite verso i due Paesi che hanno raggiunto un livello record rispettivamente di 157 e 727 milioni di dollari.
L'aumento del valore per litro è alla base dell'incremento totale del valore del 6%. Per contro, il volume dei 12 mesi fino a settembre ha registrato un andamento negativo, con un calo del 4% rispetto all'anno precedente.
Il mese di settembre 2022 ha stabilito il proprio record di esportazioni: per la prima volta il valore delle esportazioni di vino neozelandese ha superato il quarto di miliardo di dollari in un mese, raggiungendo i 287 milioni di dollari.
Philip Gregan, CEO di New Zealand Winegrowers, ha dichiarato: "Il valore record delle esportazioni nel mese di settembre dimostra che i nostri clienti continuano ad apprezzare i sapori eccezionali, l'impegno per la qualità e la sostenibilità dei vini neozelandesi, in particolare nei mercati internazionali chiave come il Nord America". I consumatori di tutto il mondo scelgono una bottiglia di vino neozelandese dallo scaffale perché sanno che si tratta di un prodotto premium e unico di cui possono fidarsi".
L'aumento dei costi di produzione e le difficoltà delle spedizioni hanno continuato ad avere un impatto sui coltivatori e sulle aziende vinicole neozelandesi, mentre la continua carenza di manodopera e la scarsità di lavoratori qualificati continuano a preoccupare il commercio vinicolo del Paese, nonostante le buone notizie.
Gregan ha aggiunto: "Le cantine sono state duramente colpite dal crollo del turismo internazionale negli ultimi due anni. Con la riapertura delle frontiere neozelandesi, ci aspettiamo il ritorno dei visitatori stranieri, che potranno nuovamente godere di tutte le esperienze che le nostre regioni vinicole hanno da offrire".