Birmania, liberalizzate le importazioni di liquori stranieri
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Continua il percorso di apertura del mercato birmano, con l’abrogazione del divieto di importazione di liquori stranieri, prima consentita solo a hotel e ristoranti di lusso.
La nuova Notifica specifica che i liquori di provenienza estera possono essere importati esclusivamente attraverso il porto e l'aeroporto di Yangon.
L’art. 4 (a) statuisce che l’importazione puo’ essere effettuata solo da un’impresa riconosciuta come birmana ai sensi della nuova Companies Law (quindi fino al 35% del capitale straniero), in possesso di un titolo di distributore o dealer esclusivo.
Le licenze avranno validita’ annuale e saranno rinnovabili sulla base di una richiesta da inviare almeno tre mesi prima della scadenza.
Le aziende in possesso di un regolare certificato per importare liquori sono tenute ad indicare sul container il tipo di liquore, il volume netto, la percentuale alcolica, il nome della società importatrice e l'indirizzo della sede legale. Devono anche pagare la relativa imposta almeno 21 giorni prima che i liquori vengano sdoganati dai magazzini approvati dal District General Administration Department e superare le ispezioni delle autorità competenti.
Gli obiettivi di queste procedure sono: offrire prodotti di qualità, monitorare più facilmente le importazioni illegali di alcolici e garantire una più efficacie riscossione delle tasse.
La Notifica conclude specificando che l'importazione di liquori per alberghi o punti vendita ‘duty-free’ continuera’ ad essere consentita tramite le procedure separate stabilite dal Ministero del Commercio birmano, mentre i termini e le condizioni per i permessi di importazione di liquori stranieri possono essere modificati di volta in volta.