Cina, aumenta il consumo di vini bianchi, soprattutto tra i giovani
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Estate molto positiva per il vino bianco in Cina, nonostante la contrazione generale del consumo in un Paese tradizionalmente dominato dal vino rosso. Secondo quanto riporta il sito vino-joy una ricerca pubblicata congiuntamente da Vinexpo e International Wine & Spirits Research (IWSR) rivela che nel 2016 il vino rosso rappresentava l'88,8% del consumo di vino in Cina, mentre quello bianco solo il 10,6%. Recentemente questo schema è cambiato.
I dati ufficiali indicano che durante l'estate (da giugno ad agosto) sono stati importati in Cina più vini bianchi rispetto all'anno precedente, mentre le importazioni di vino rosso sono diminuite. Secondo l'Amministrazione Generale delle Dogane, l'autorità doganale nazionale cinese, il volume delle importazioni di vino in bottiglia dalla Nuova Zelanda e dalla Germania - due Paesi che esportano principalmente vino bianco in Cina - è aumentato rispettivamente del 30,54% e del 24,75% su base annua.
Le importazioni dai Paesi che esportano prevalentemente vino rosso in Cina sono invece diminuite su base annua. I vini in bottiglia importati dalla Spagna sono diminuiti del 24,22% quest'anno, mentre le importazioni dalla Francia e dall'Italia sono diminuite rispettivamente del 25,19% e del 21,34%. Dopo la campagna anticorruzione dell'ultimo decennio, in Cina i regali a base di vini pregiati, perlopiù rossi, hanno subito un notevole calo.
A preferire i bianchi sono soprattutto i giovani. I toni fruttati e rinfrescanti del vino bianco soddisfano meglio la domanda di consumo occasionale.
Ma il mercato è ancora ridotto. Secondo un'indagine condotta all'inizio di quest'anno dall'ente ufficiale cinese per il commercio delle bevande, un quarto degli studenti universitari cinesi non beve mai vino. Solo il 3% degli 8.116 studenti coinvolti nell'indagine si identifica come bevitore frequente di vino, mentre oltre il 70% beve vino "raramente o occasionalmente".