Vola il mercato degli accessori per vino e spirits (+5,2% l’anno entro il 2028)
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L' indotto generato dall'industria del vino e degli spirits crescerà al ritmo del 5,2% l'anno. E arriverà a valere 3,3 miliardi di dollari nel 2028. Lo riporta il sito Winenews riprendendo un report di “Million Insights”. Si tratta di un indotto importante, "che va dai macchinari per la viticoltura alle macchine imbottigliatrici, dai tini di acciaio alle botti di legno, dalle bottiglie ai tappi, dalle etichette agli imballaggi, fino agli accessori usati in bar e ristoranti, come cavatappi, decanter, bicchieri, shakers".
Nel 2020 il settore valeva 2,24 miliardi di dollari, e come si è dettosi prevede raggiungerà 3,37 miliardi di dollari entro il 2028.
Il segmento più rilevante, in termini economici, è quello dei decanter e dei bicchieri in vetro, che nel 2020 rappresentavano il 40% del mercato degli accessori, e continueranno a crescere, a ritmi superiori alla media. Al secondo posto - rileva Winenews - gli shaker, destinati a crescere ancora, vista la grande popolarità dei cocktail e della miscelazione. Bar e ristoranti rappresentano il 60% del mercato, mentre il restante 40% è legato ai privati.
E' proprio in questo settore che si vedranno le crescite maggiori: +5,6% tra il 2021 ed il 2028. La pandemia ha incrementato il consumo domestico, e non pare sia destinato a ridimensionarsi.
A livello geografico, il Nord America rappresenta la quota maggiore del mercato degli accessori per il vino e per gli alcolici più in generale (30%), mentre l’area dei Paesi dell’Asia Pacifico è quella che registra le previsioni di crescita migliori: +6,2% annuo, sostenuto dall’aumento costante della popolazione e da un processo di urbanizzazione ancora in corso, con vino e whisky sempre più popolari tra i giovani.