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L'arte del bere

Un panorama a 360° all'insegna del gusto e dello stile mediterraneo

27 Dicembre 2021

Capodanno, tra aperitivi e brindisi la bollicina è d’obbligo

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di Redazione | in 
Arte del bere

Non ci può essere una festa senza bollicine. Un calice spumeggiante tra le mani mette immediatamente allegria e rende ogni momento indimenticabile. Ma la domanda è: meglio Prosecco o Franciacorta? Enrico Mazza, sommelier, Chevalier du Champagne e Maitre Sabreur, nonché fondatore di Sommelier Coach dà i suoi consigli per non sbagliare.

Aperitivo? Un Prosecco, grazie! 

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Ideale come accompagnamento a degli stuzzichini mentre si aspettano gli amici per la cena. Prodotto con il metodo Martinotti o Charmat, quindi con la rifermentazione in grandi recipienti, regala freschezza e vivacità che ci preparano a una lunga nottata di festa. Il consiglio è di scegliere una tipologia Brut o Extra-dry, in modo che non sia troppo zuccherino, ancor meglio se nella versione Prosecco Superiore Docg, dove le note gustative sono ancora più complesse e interessanti.

 

Cena gourmet con il Metodo Classico Italiano

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Differisce dal Prosecco per via della rifermentazione in bottiglia anziché in autoclave. Questo metodo regala bollicine che possono essere anche molti fini, numerose, e che sembrano non terminare mai. Come un ottimo Franciacorta, oppure un Trentodoc, due delle zone più vocate d’Italia per la produzione di bollicine di alta qualità.

 

 

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