01 Dicembre 2020
Cantine Pellegrino inaugura la Sala dei Manifesti Storici
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di Redazione
| in Arte del bere
Nell’anno in cui si celebrano i 140 anni dalla fondazione, le Cantine Pellegrino inaugurano una nuova sala dedicata ai suoi Manifesti Storici, un luogo dove riscoprire il volto e l’immagine che nel tempo ha caratterizzato questa cantina, creata a Marsala nel lontano 1880 da Paolo Pellegrino e diventata negli anni leader nella produzione di vini bianchi e rossi, moscati e passiti di Pantelleria e marsala, tutti provenienti da vitigni autoctoni della Sicilia, espressione più autentica di un territorio.
La visita alla cantina è un percorso a ritroso nel tempo, dove le grandi botti di rovere in cui riposa il marsala aprono la strada a un viaggio multisensoriale, fatto di profumi, di sensazioni tattili, di assaggi. La visita si snoda lungo diverse sale prima di giungere ai Manifesti Storici, appesi alle pareti l’uno accanto all’altro, per consentire ai visitatori di cogliere le differenze di stile e di linguaggio usate dalla pubblicità nel corso degli anni.
Un tunnel buio conduce ai manifesti, che illuminati singolarmente, si stagliano in una scenografica atmosfera. Tra le linee più rigorose degli anni Venti del secolo scorso e lo stile pop e colorato degli anni Sessanta e Settanta si giunge alle immagini dei giorni nostri, con la definizione di uno stile New Vintage che è la cifra attuale della cantina, rappresentato dalla silhouette di una elegante donna che come abito veste una bottiglia di vino. Un poster ideato negli anni Sessanta da Dady, uno degli illustratori più celebri dell’epoca, appositamente per la Pellegrino, come era consuetudine tra i grandi marchi.
La Sala Manifesti Storici, ubicata nella parte terminale delle bottaie storiche di Marsala, arricchisce e completa il percorso di visita in cantina di nuovi e interessanti contenuti. I Manifesti Storici non sono l’unica collezione custodita ed esposta nei locali delle Cantine Pellegrino. Cinque carretti siciliani dell’Ottocento perfettamente restaurati fanno bella mostra di sé in una sala dedicata, oltre a un magnifico calco in gesso originale della Nave Punica di Marsala, esposto in tutta la sua grandezza. Senza dimenticare una nutrita raccolta di attrezzi ultracentenari appartenuta a Mastri Bottai del luogo, alcuni scavi archeologici di età punica e la totalità del celebre Archivio Ingham-Whitaker, che custodisce la cronaca dei primi scambi commerciali del liquore marsala con l’Inghilterra.