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16 Luglio 2024

CsC: nel secondo trimestre investimenti ed export decollano

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di Redazione | in 
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Secondo un'analisi del Centro Studi Confindustria, nel secondo trimestre del 2024, l'economia europea mostra segnali contrastanti, con alcuni settori in crescita contenuta e altri ancora in fase di rallentamento. I servizi, pur rimanendo in territorio positivo, hanno registrato un lieve calo dopo un iniziale rimbalzo. Allo stesso modo, l'industria ha continuato a lottare, con una produzione che ha visto un modesto aumento a maggio dopo diversi mesi di declino.

I consumi delle famiglie mostrano segni positivi, supportati da un reddito reale in crescita e una propensione al risparmio che si è stabilizzata a livelli più elevati rispetto al periodo pre-Covid. Tuttavia, gli investimenti e le esportazioni non riescono a decollare come ci si aspettava, mantenendo il panorama incerto.

L'inflazione rimane un tema cruciale, con l'Eurozona che registra tassi ancora elevati, sebbene in leggero calo rispetto ai mesi precedenti. Questo fenomeno influisce sui tassi di interesse, che la Bce ha tentato di moderare con cautela, mentre la Fed statunitense sta considerando il primo taglio dei tassi solo a settembre.

Nel contesto globale, i mercati finanziari europei hanno mostrato una debolezza diffusa, con le Borse che oscillano senza segni significativi di crescita. L'andamento dei prezzi dell'energia, con il petrolio che ha ripreso a salire, aggiunge ulteriori sfide all'inflazione e al bilancio delle famiglie e delle imprese.

Per quanto riguarda l'Italia, l'economia presenta un quadro più favorevole rispetto alla media dell'Eurozona, con un'inflazione relativamente contenuta e investimenti che hanno registrato una crescita positiva nel primo trimestre. Tuttavia, le prospettive per il resto dell'anno rimangono incerte, influenzate dalle dinamiche globali e dalle politiche interne.

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In sintesi, l'economia europea naviga tra luci e ombre, con il futuro dipendente da una serie di variabili economiche e politiche che influenzeranno il prossimo ciclo economico e le decisioni di politica monetaria e fiscale.

Fonte: Cresce (poco) il PIL in Italia: industria ancora debole, rallentano i servizi, non decolla l’export (confindustria.it)

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