Il Ministero dell'Interno invia una circolare ai prefetti su DPCM del 10 aprile
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Il Ministero dell’Interno ha inviato una circolare ai prefetti con la quale fornisce indicazioni in merito all’applicazione del DPCM del 10 aprile, che ha disposto nuove misure urgenti su tutto il territorio nazionale per il contenimento del contagio valide dal 14 aprile al 3 maggio.
La circolare si sofferma sia su aspetti di carattere generale sia sulle modalità per lo svolgimento in sicurezza delle attività produttive industriali e commerciali.
La circolare ricorda che il nuovo DPCM inserisce nell’elenco delle attività consentite il commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria, il commercio al dettaglio di libri nonché il commercio al dettaglio di vestiti per bambini e neonati.
Ribadisce inoltre l’obbligo di rispettare le misure di sicurezza e conferma, inoltre, la sospensione di tutte le attività produttive industriali e commerciali ad eccezione di quelle indicate; amplia le attività consentite comprendendovi espressamente anche quelle funzionali alla continuità delle filiere.
In base alla circolare, alcune delle attività indicate sono sottoposte al sistema della preventiva comunicazione al Prefetto della provincia dove è ubicata l’attività produttiva, innovando la precedente disciplina che prevedeva, invece, il meccanismo dell’autorizzazione.
Ulteriore elemento di novità è rappresentato dalla previsione che, in sede di valutazione delle condizioni richieste dalla norma per la prosecuzione delle attività per le quali opera l’obbligo della comunicazione, il Prefetto adotti l’eventuale provvedimento di sospensione, sentito il Presidente della Regione.
Un ulteriore, nuovo specifico obbligo di preventiva comunicazione al Prefetto è introdotto, anche con riferimento alle attività sospese, per i casi in cui si richieda l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservativa e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione, come anche per la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino e la ricezione in magazzino di beni e forniture.
La circolare richiama la possibilità di demandare al personale del Corpo della Guardia di Finanza lo svolgimento di specifici controlli e riscontri circa la veridicità del contenuto delle comunicazioni prodotte dalle aziende.