Ristoranti, la ripartenza degli chef tra vini e fornelli
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Una notizia importante, dal momento che il settore vitivinicolo è in attesa di una ripartenza dei consumi anche fuori casa. Il lockdown ha causato forti eccedenze di prodotto per gran parte dei vini più pregiati italiani.
La vendita fuori casa di vino italiano sul mercato domestico vale 6,5 miliardi di euro. Questo è il dato che emerge dalla survey dell'Osservatorio Vinitaly-Nomisma wine monitor, eseguita su un campione rappresentativo di mille consumatori. L'Osservatorio spiega come un terzo degli italiani consumi maggiormente fuori casa (42% i millenials), con un valore del 45% sul totale delle vendite in Italia (14,3 miliardi di euro il totale nel 2018). Il prezzo medio è di 15,4 euro a bottiglia, mentre al calice la spesa si attesta mediamente sui 5,7 euro.
“Noi ristoratori, per primi, dobbiamo parlare a chi vive qui o a chi uscendo dalle città cerca luoghi dove respirare bellezza e serenità", dichiara lo chef Marco Sacco. Lo chef due stelle Michelin, dopo questi mesi di chiusura imposta dal lockdown, ha riaperto dal 1° giugno entrambi i ristoranti gestiti dalla sua famiglia sul territorio piemontese: Piccolo Lago, sulle rive del lago di Mergozzo a Verbania, e Piano35, in cima al grattacielo Intesa Sanpaolo a Torino. "Indossare la giacca da chef è un'emozione difficile da descrivere e, oggi più che mai, si tinge di sentimenti contrastanti. Da una parte non posso ignorare il timore dell'ignoto che mi accompagna quando guardo ai prossimi mesi. Dall'altra, tuttavia, da questo senso di incertezza è nato qualcosa di eccezionale: all'interno del gruppo di lavoro si è creata un'energia e una carica che, mi verrebbe da dire, ha qualcosa di miracoloso. La voglia di ripartire, di galoppare fra i tavoli e i fra fornelli, è incontenibile. Siamo una grande squadra e garantiremo più che mai la sicurezza e il benessere dei nostri clienti. Superare questo difficile momento è possibile, sono sufficienti tre ingredienti fondamentali: professionalità, serietà e, come sempre, tanta passione”.
Non ha dubbi nemmeno Antonino Cannavacciuolo che ha deciso di riaprire il Bistrot Torino addirittura 7 giorni su 7. "Abbiamo scelto di tenere aperte le porte tutti i giorni della settimana, per permettere agli ospiti di potere gustare i sapori firmati da me e realizzati dallo chef Nicola Somma. Da tempo pensavamo a un’apertura domenicale che potesse accontentare tante famiglie che amano l’atmosfera gioviale che si respira nel nostro Bistrot", dichiara lo chef.
Aimo e Nadia, realtà di riferimento della cultura gastronomica italiana, riapre le porte dei propri ristoranti con l'aiuto di un consulente specializzato in sicurrezza. Mercoledì 3 giugno è ripartito Voce Aimo e Nadia, con un nuovo menu ispirato al ‘900, per portare in tavola i sapori ispirati alla collezione permanente del Museo delle Gallerie d’Italia. Da giovedì 4 giugno, invece, si può tornare a cenare all’interno della suggestiva cornice di Aimo e Nadia Bistro. Termina il ciclo delle riaperture la colonna portante, Il Luogo di Aimo e Nadia, dal 9 giugno. "Grazie anche al ricorso all’aiuto di un consulente specializzato, che supporta i ristoranti nel rafforzamento dei processi di sanificazione, prevenzione e sicurezza, saranno rispettate tutte le norme e le accortezze disposte dal governo, per garantire la massima serenità e tranquillità per clienti e personale", dichiara la direzione.
Precursore della cucina in tv e sui social network, Alessandro Borghese propone le AB card, ovvero voucher culinari che consentono di regalare e regalarsi succulenti percorsi gastronomici nati dall’estro creativo dell’istrionico chef. Alle nuove AB card, disponibili anche in versione green (vegetariana) possono essere abbinate le esclusive AB card wine per un’esperienza di gusto completa.