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20 Aprile 2022

Riforma Ig, "grande opportunità per rafforzare la qualità alimentare"

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di Redazione | in 
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Poche settimane fa è stato firmato il decreto da 25 milioni di euro per la promozione sul mercato interno dei vini Dop e Igp e stiamo per predisporre un'analoga misura per gli alimenti Ig con un budget da 15 milioni di euro. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, nel suo video-intervento al seminario "La riforma del sistema delle Indicazioni geografiche", organizzato da Origin Italia. Patuanelli, ha ribadito come gli sforzi dei produttori italiani debbano essere difesi da operazioni di imitazioni, evocazione, contraffazione tanto sul mercato fisico che on line.

"Prosek, aceto balsamico, Bolgheri, sono solo i casi più recenti di una normativa che va potenziata e resa più rapida, efficace e uniforme. Non solo all'interno del mercato comune ma soprattutto nel mercato globale", ha detto Patuanelli, aggiungendo che i "consorzi di tutela devono essere i protagonisti del nuovo sistema di qualità europeo e garantire le tipiche azioni di tutela e promozione ma acquisire anche nuove competenze in termini di controllo dell'offerta e di commercializzazione delle produzioni".  Le riforme, ha sottolineato il ministro, "sono processi complessi ed è necessario che tutte le componenti della filiera e le istituzione facciano sistema per portare in Europa la nostra visione strategica del futuro delle Indicazioni geografiche e il gioco di squadra è decisivo per affrontare tutti i temi e le riforme che attualmente sono in discussione da parte delle istituzioni europee". 

“Tre punti fermi ci devono guidare in questo processo di riforma: il mantenimento del legame con il territorio, il rafforzamento del sistema di tutela e il potenziamento del ruolo dei Consorzi”, ha concluso il ministro.

Nel corso del seminario sono stati illustrati gli elementi chiave della proposta di Riforma, mettendone a fuoco i punti prioritari e delineando le posizioni del sistema italiano sui vari passaggi. In particolare Riccardo Deserti, presidente di oriGIn, Stefano Fanti, vicepresidente Origin Italia e Leo Bertozzi, del board oriGIn EU, hanno sottolineato l'importanza di intervenire per rafforzare il valore strategico del sistema, gli strumenti di tutela e anche il ruolo dei gruppi come motore delle filiere Dop e Igp

Paolo De Castro, europarlamentare e relatore della Riforma, ha ripercorso alcuni degli elementi chiave sulla questione: “Siamo di fronte a un passaggio strategico davvero importante che coinvolge un sistema che in Europa supera gli 80 miliardi di valore. Sarà importante lavorare con gli altri Paesi, e in questo un ruolo importante spetta a Origin EU, per arrivare a una proposta in grado di rafforzare sia i Consorzi, con capacità operative e di governance sempre più efficaci, sia la tutela delle Indicazioni Geografiche, facendo tesoro dei segnali positivi giunti dalla Corte di Giustizia e dal sistema europeo in questi anni”. De Castro evidenzia inoltre l’importanza di proporre criteri di semplificazione, a partire dalle procedure di modifica dei disciplinari, e di sviluppo della sostenibilità come valore aggiunto in grado di rappresentare un’opportunità strategica e competitiva. “Dobbiamo lavorare insieme per cogliere questa occasione straordinaria di sviluppo, e per farlo è importante focalizzarsi non solo sulla correzione delle criticità della proposta, ma anche fornire suggerimenti concreti per il rilancio della politica della qualità, consapevoli che gran parte delle responsabilità è nelle mani del sistema italiano delle Indicazioni Geografiche e della sua capacità di fare squadra”.

 

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