26 Novembre 2024
Rapporto OCSE: le strategie per prevenire il cancro
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di Vittoria Alerici
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Il 21 novembre scorso l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha pubblicato un rapporto, Affrontare l'impatto del cancro sulla salute, l'economia e la società, come parte dei suoi "sforzi continui per sostenere i paesi nell'affrontare le principali sfide della salute pubblica". Il rapporto afferma che il tabacco rimane l'area di intervento politico "più importante per la prevenzione del cancro nell'OCSE, rappresentando il 40-60% dell'impatto totale dell'azione sui fattori di rischio", ma che "è fondamentale che i decisori integrino le politiche di controllo del tabacco con strategie che mirino efficacemente a un insieme più ampio di fattori di rischio, tra cui l'uso dannoso di alcol, la dieta, l'inquinamento atmosferico, il sovrappeso e l'inattività fisica". Qui la parte del rapporto relativa all'Italia.
Gli estratti includono tra gli altri questi temi:
- "Il tabacco è di gran lunga il fattore di rischio più importante per il cancro, responsabile del 27% dei decessi per cancro nell'OCSE e nell'UE. I rischi professionali, la dieta, l'elevata glicemia a digiuno, l'elevato indice di massa corporea (BMI) e il consumo di alcol sono tutti responsabili di circa il 5-6% dei decessi per cancro".
- "L'alcol è collegato a sette tipi di cancro, tra cui quello della cavità orale, della faringe, della laringe, dell'esofago, del fegato, del colon, del retto e, nelle donne, del seno. Contrariamente al fumo di tabacco, il consumo di alcol è cambiato poco nell'ultimo decennio. Il consumo pro capite medio nell'OCSE è passato da 8,9 litri nel 2011 a 8,6 nel 2021 (da 10,5 a 10,1 nell'UE); e in circa il 40% dei paesi il consumo di alcol è aumentato".
- "Sono disponibili politiche di diverso grado di intervento per affrontare i fattori di rischio del cancro". Per l'alcol: aumentare la disponibilità di alternative analcoliche nei luoghi di ritrovo, restrizioni pubblicitarie, etichette di avvertenze nutrizionali e sanitarie, promuovere mesi "senza alcol", campagne informative, aumentare la tassazione, introdurre prezzi unitari minimi, restrizioni su orari e giorni di vendita di alcolici, età minima legale per l'acquisto e sanzioni per guida in stato di ebbrezza.