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Notizie ed opinioni dal mondo dei vini, spiriti e aceti

16 Marzo 2018

Per la prima volta riuniti i produttori dell'Alta Langa

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di Redazione | in 
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Il Consorzio Alta Langa Docg per la prima volta ha deciso di raccontarsi in un evento rivolto a ristoratori, enotecari, sommelier del Nord Ovest, nella cornice del castello di Grinzane Cavour. Un lancio per lo spumante a metodo classico prodotto a cavallo tra le province di Asti, Alessandria e Cuneo, con vigneti ad almeno 250 metri di altitudine e un affinamento di 30 mesi, diventato lo spumante secco di qualità dell'intero Piemonte.

I numeri sono dalla sua parte: una delle bollicine più giovani d'Italia oggi conta una produzione di 750mila bottiglie, ma entro i prossimi quattro anni circa 270 ettari di nuovi vigneti diventeranno produttivi e l'obiettivo del milione di bottiglie non sarà solo raggiungibile, ma doppiabile. "Sono bollicine italiane che hanno storia, tradizione, regole e un legame stretto con il territorio. Una vigna d'Alta Langa finché è tale – ha spiegato Giulio Bava, presidente del Consorzio – può produrre solo alta Langa e i suoi vini non possono essere riclassificati ad altre produzioni. I 100 aderenti al Consorzio, inoltre, devono rispettare il 'patto con la terra', che impegna a custodire il territorio". 

L'iniziativa ha portato a Grinzane circa 650 addetti ai lavori da Piemonte, Lombardia, Liguria e Val d'Aosta per poter degustare più di 40 differenti cuvée tra bollicine bianche, rosate, riserve, grandi formati.  "Le capacità in vigna e in cantina erano consolidate ma mancava un indirizzo produttivo che desse riconoscibilità al vino e alla sua immagine – tiene a precisare Bava. Intanto il consorzio Alta Langa ha avviato un progetto di studio e ricerca sulle radici storiche e antropologiche più profonde delle alte terre di Langa. Uno studio che ha portato a impiantare 40 ettari di vigneto e a produrre migliaia di ettolitri di vino e bottiglie per dieci anni, fino ad arrivare, nel 2002, ad avere le basi scientifiche per porre le regole di un disciplinare di produzione molto rigoroso.  "Gli enologi sono dunque impegnati a produrre una qualità tale che duri nel tempo perché non esiste paracadute per chi sbaglia – commenta orgoglioso Giulio Bava –.  Anche per questo, "l'Alta Langa è tutto buono!", ripete spesso il presidente. In occasione del lancio dell'Alta Langa docg, infine,  è stato presentato il nuovo logo ufficiale del consorzio "Bollicine che raccontano un territorio", che sintetizza i valori distintivi del vino Alta Langa.

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