Mipaaf a difesa del Made in Italy nella Ue: il consumo equilibrato di vino non è dannoso
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Il sottosegretario Centinaio (Mipaaf), alla luce della risoluzione finale approvata dalla Commissione speciale del Parlamento europeo per la lotta contro il cancro, si è espresso con contrarietà rispetto ai condizionamenti che danneggiano il Made in Italy e la Dieta Mediterranea, con specifico riferimento al vino.
Sul punto, infatti, il sottosegretario ha ricordato i seguenti aspetti:
- il vino non può essere criminalizzato quale bevanda in grado di innescare danni per la salute pubblica e malattie come il cancro: affermare che non esiste un livello sicuro di consumo rende evidenza di un approccio semplicistico e fuorviante;
- le suddette affermazioni diventano tanto più evidenti se si pensa all’Italia come a uno tra i Paesi al mondo con la popolazione più longeva, oltre al fatto che negli ultimi trentacinque anni il consumo pro-capite nel nostro Paese si è ridotto del 50% anche mediante l’ausilio di politiche ad hoc;
- la risposta agli estremismi che investono il vino va ricercata nell’orientamento a un consumo moderato e responsabile, caratterizzato da un’elevata qualità del prodotto.
Infine, Centinaiosi è espresso a favore della possibilità di battersi per contrastare l’ipotesi di un aumento della tassazione o dell’apposizione di messaggi allarmistici in etichetta su una bevanda come il vino, emblema della storia e della cultura dei territori, nonché eccellenza dell’agroalimentare italiano e di cui l’Italia è il primo produttore al mondo.