"Manifesto" delle aziende vinicole europee: 6 priorità per garantire la sostenibilità del settore
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Il Comitato Europeo delle Aziende Vinicole (Ceev) ha pubblicato oggi il suo Manifesto, che descrive lo stato attuale del settore vinicolo dell'Ue e identifica le soluzioni da mettere in atto per un approccio coerente e integrato da intraprendere con il nuovo mandato dell'Unione al fine di garantire un futuro prospero.
"Gli eventi meteorologici estremi imprevedibili, l'inflazione, l'aumento dei costi di produzione, l'incertezza geopolitica, la demonizzazione delle bevande alcoliche... il settore vinicolo dell'Ue sta affrontando una serie di sfide strutturali e congiunturali che mettono in pericolo la sua sostenibilità a lungo termine", ha dichiarato Mauricio González-Gordon, Presidente del Ceev. "Il settore vinicolo dell'Ue apporta significativi benefici alla nostra società, quindi è il nostro patrimonio, le nostre aree rurali e la loro economia che sono a rischio!" ha aggiunto.
Con 3 milioni di posti di lavoro diretti, un impatto fiscale positivo di 52 miliardi di euro e un valore di mercato superiore a 100 miliardi di euro, il settore vinicolo rimane una pietra angolare dell'economia europea, in particolare nelle aree rurali dove svolge un ruolo cruciale nel combattere lo spopolamento. Tuttavia, nonostante la sua importanza economica, le sfide climatiche, normative e sociali rappresentano significativi ostacoli alla sostenibilità del settore e ne mettono a rischio il futuro.
In risposta a queste pressanti questioni, il settore vinicolo ha identificato sei priorità strategiche volte a promuovere la resilienza, l'innovazione e la crescita sostenibile:
- Rafforzare la Politica Agricola Comune (Pac) orientatandola al mercato per aumentare la competitività e ridurre la complessità amministrativa.
- Conciliare tradizione e innovazione nella legislazione dell'Ue per adattare i prodotti vinicoli alle nuove aspettative, domande e tendenze dei consumatori, preservando al contempo la cultura del vino.
- Supportare la resilienza climatica e la transizione verde definendo i principi della produzione vinicola sostenibile, prioritizzando le misure di mitigazione e riconoscendo i servizi ecosistemici.
- Rafforzare il Mercato Unico dell'Ue e ridurre i costi di marketing armonizzando completamente le normative, promuovendo la digitalizzazione e facilitando il commercio elettronico per le aziende vinicole.
- Mantenere una strategia commerciale ambiziosa per espandere l'accesso al mercato, affrontare le barriere commerciali e proteggere i prodotti vinicoli da dispute commerciali non correlate.
- Adottare una politica sanitaria dell'Ue coordinata, pragmatica e basata sulla scienza che differenzi tra consumo moderato di vino e abuso di alcol e promuova dialoghi costruttivi.
"Abbiamo bisogno di un approccio coerente al vino nell'arena politica per aggiornare le leggi e difenderci dagli attacchi ingiusti alla nostra cultura del vino. Solo così possiamo garantire la forza duratura del settore vinicolo europeo e continuare a offrire una diversità, un patrimonio e un'eccellenza senza pari in ogni bottiglia", ha dichiarato Ignacio Sánchez Recarte, Segretario Generale del Ceev. "Il nostro Manifesto include una serie di proposte concrete per salvaguardare il nostro ricco patrimonio, promuovere una crescita sostenibile e garantire un futuro prospero per il vino europeo", ha sottolineato.