Liv-ex: i "fine wines" reggono bene, tre italiani tra i primi 10 marchi più scambiati
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Il mondo dei fine wines ha mantenuto buone performance durante questo anno tanto difficile. Lo conferma Liv-ex, la piattaforma britannica dei vini di pregio, sottolineando che tutti i suoi principali indici di etichette pregiate hanno mostrato guadagni nei primi 11 mesi del 2020, nonostante la preoccupazione e l'incertezza per il più ampio impatto economico del Covid-19.
Il Liv-ex 100 è aumentato del 4,65%: "a novembre l'indice ha raggiunto il livello più alto in due anni", afferma il nuovo rapporto annuale del gruppo.
Liv-ex evidenzia un maggiore interesse per il vino come "risorsa alternativa" e una bassa volatilità dei prezzi.
Champagne e vini italiani hanno ottenuto le migliori performance. Il gruppo ha affermato che i 10 vini pregiati più scambiati in valore nel 2020, fino al 30 novembre, sono stati:
- Giacomo Conterno, Monfortino Riserva Barolo 2013
- Château Lafite Rothschild, Pauillac, Bordeaux 2016
- Taittinger, Comtes de Champagne Blanc de Blancs, Champagne 2008
- Dom Pérignon, Champagne 2008
- Louis Roederer, Cristal, Champagne 2012
- Tenuta San Guido, Sassicaia, Bolgheri 2017
- Château Lafite Rothschild, Pauillac, Bordeaux 2010
- Antinori, Tignanello, Toscana 2016
- Petrus, Pomerol, Bordeaux 2016
- Harlan Estate, Napa Valley 2016
Come notato anche da altri analisti, Champagne e vini italiani hanno beneficiato in certa misura dell'esenzione dalle tariffe di importazione statunitensi del 25% introdotte nell'ottobre 2019. "Lo champagne si è distinto in termini di prezzo, mentre l'Italia ha quasi raddoppiato la sua quota di mercato", ha affermato Liv-ex.
Il gruppo ha anche sottolineato l'entusiasmo per le annate più recenti, tra cui Barolo 2016 e Brunello di Montalcino 2015, nonché Champagne 2008 e 2012. "I collezionisti si sono rivolti sempre più al Piemonte per l'esclusività, con i nomi di Gaja, Giacosa, Conterno, Vietti e Luciano Sandroni alla ribalta", ha detto Liv-ex.
Il Bordeaux ha continuato a perdere quote di mercato a favore di altre regioni, nonostante i segnali di un aumento degli scambi quest'anno e una campagna en primeur vintage 2019 relativamente forte. La quota di scambi del Bordeaux in valore su Liv-ex è scesa al 42,2% per il 2020 finora, contro il 54,4% nel 2019.
Se si pensa che la quota Bordeaux era quasi il 96% nel 2010, sebbene Liv-ex non rappresenti l'intero mercato dei vini pregiati, si ha un’idea di come il settore si sia allargato nell'ultimo decennio.
Nel complesso, il numero di vini unici scambiati su Liv-ex è quasi triplicato in cinque anni.