Legge di Bilancio: due emendamenti a favore dei produttori di spiriti colpiti dai dazi
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Partiti di maggioranza ed opposizione hanno presentato emendamenti alla Legge di Bilancio per aiutare i produttori di aperitivi, liquori e altre tradizionali bevande alcoliche, che rappresentano una delle eccellenze del ‘saper fare’ italiano nel mondo.
In particolare, si tratta di due emendamenti: il primo inteso a ridurre le accise del 2% su spiriti e prodotti alcolici intermedi e il secondo rivolto ad eliminare il contrassegno di Stato sulle stesse categorie.
L’ammontare complessivo è pari a circa 20 milioni di euro (rispettivamente: 13 milioni di decremento per l’accisa e 7 milioni per il contrassegno di Stato) che aiuterebbero le aziende a far fronte - anche se solo in parte - ad una misura iniqua e ingiustificata come i dazi USA.
Federvini ha infatti calcolato che - prendendo come punto di riferimento il dato a valore delle esportazioni in USA nel 2018 - l’impatto stimato dei dazi sui liquori e cordiali italiani è pari a quantomeno 40 milioni di dollari all’anno.
“Stiamo parlando di un’iniziativa importante con un impatto sia sostanziale sia emotivo per centinaia di aziende che consentirebbe a tutti noi di guardare con più ottimismo al futuro del comparto - ha dichiarato Micaela Pallini, Presidente Gruppo Spiriti di Federvini - ad un mese dall’entrata in vigore dei dazi oltre ad un calo delle vendite registriamo l’aggravio di costi derivanti dalle quote di mercato che i produttori italiani stanno perdendo sul mercato USA a tutto vantaggio di altri operatori (statunitensi e non) che hanno modo di commercializzare i loro prodotti “Italian sounding” liberamente, dal limoncello del New Hampshire agli amari di Washington D.C. al fernet della California”.