Le botti rinascono a San Patrignano
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San Patrignano, 25 marzo 2012
31 architetti di fama internazionale hanno ideato oggetti di arredo utilizzando il legno delle botti della cantina di San Patrignano. A realizzarli i ragazzi della comunità con il sostegno di Fedevini, Federlegno e Cosmit. Appuntamento il17 aprile al Salone del Mobile
Il riscatto delle persone attraverso il riciclo del legno delle botti e il recupero del lavoro artigianale che da sempre contraddistingue il nostro Paese. E’ quanto avviene a San Patrignano, grazie all’aiuto di Maurizio e Davide Riva e al sostegno di Federvini, Federlegno e Cosmit, attraverso il progetto “Barrique, la terza vita del legno”, che ha coinvolto 31 grandi architetti e designers che hanno progettato, a tema libero, un oggetto di design, usando il legno di recupero delle botti della comunità.
San Patrignano, 25 marzo 2012
31 architetti di fama internazionale hanno ideato oggetti di arredo utilizzando il legno delle botti della cantina di San Patrignano. A realizzarli i ragazzi della comunità con il sostegno di Fedevini, Federlegno e Cosmit. Appuntamento il17 aprile al Salone del Mobile
Il riscatto delle persone attraverso il riciclo del legno delle botti e il recupero del lavoro artigianale che da sempre contraddistingue il nostro Paese. E’ quanto avviene a San Patrignano, grazie all’aiuto di Maurizio e Davide Riva e al sostegno di Federvini, Federlegno e Cosmit, attraverso il progetto “Barrique, la terza vita del legno”, che ha coinvolto 31 grandi architetti e designers che hanno progettato, a tema libero, un oggetto di design, usando il legno di recupero delle botti della comunità.
“Siamo orgogliosi di poter essere parte di questo bel progetto. L’idea che lo anima è molto vicina al modo di pensare e di agire di Federvini, che attribuisce grande importanza dell’educazione come strumento di crescita. L’oggetto su cui si esercita, la botte, è poi vicinissimo ai nostri cuori. E’ il contenitore che si prende cura dei nostri prodotti, che li aiuta a diventare più evoluti e sapienti. E’ un contenitore che sa assorbire e rilasciare in modo generoso, e che, in questo utilizzo innovativo ideato da San Patrignano, dimostra una vitalità e una capacità di innovarsi che ci affascina. E, infine, è anche il contenitore di uno degli elementi fondamentali della dieta mediterranea, di cui ci sentiamo profondamente parte”,ha dichiarato Lamberto Vallarino Gancia, Presidente di Federvini.
San Patrignano, il più grande centro antidroga d’Europa, con oltre 1300 ragazzi, durante i suoi oltre 30 anni di attività, è riuscita infatti a sviluppare un’importante attività vitivinicola con una produzione annua di 600 mila bottiglie di vini di altissima qualità. Il vino invecchia all’interno di botti in legno di rovere francese stagionato all’aria aperta, la cui vita media è di sole tre vendemmie. Dopo un utilizzo di massimo tre anni, il legno di queste botti è destinato ad essere distrutto. Grazie a questo progetto invece, il legno viene riciclato e acquista nuova vita.
E’ così che gli oggetti ideati dagli architetti sono stati poi realizzati da circa 200 persone della comunità all’interno dei laboratori di falegnameria, decorazioni e fabbri situati nelle sedi di San Patrignano di Rimini, Trento e Botticella. Un lavoro artigianale portato avanti con grande cura, con i ragazzi del centro che hanno potuto misurarsi con progetti di livello assoluto. Successivamente, i prodotti saranno venduti attraverso la rete commerciale della stessa comunità.
Il progetto, con tutti gli oggetti realizzati dal laboratorio di falegnameria di San Patrignano, sarà presentato al Salone del Mobile di Milano (Padiglione 11 – B19 – C 20) dal 17 aprile alle 17:00. A curare l’allestimento sarà lo studio Origoni Stenier. Lo stesso studio, grazie alle foto fornite da Poliform, realizzerà il catalogo di tutti i progetti realizzati per l’iniziativa, manuale che sarà impreziosito dai contributi di due importanti critici come l’architetto e direttore IED Milano Prof. Aldo Colonetti e Gillo Dorfles.
Durante il Salone del Mobile di Milano si inaugurerà anche il Primo Concorso di Idee per giovani designers per la realizzazione di un’opera di design a tema libero riutilizzando proprio il legno delle botti, affinché cimentarsi nella progettazione eco-sostenibile possa diventare uno stimolo a mettere in gioco i propri valori e a rispettare il nostro ambiente. Verrà costituita una giuria per valutare tutti i progetti partecipanti e per selezionare i vincitori e ad aprile 2013 in una location ancora da definire, i progetti saranno presentati ufficialmente attraverso una mostra a loro interamente dedicata.
Qui di seguito gli architetti che hanno già dato la loro adesione al progetto:
- Riccardo Arbizzoni
- Claudio Bellini
- Mario Botta
- Giuliano Cappelletti
- Luisa Castiglioni
- Pierluigi Cerri
- Aldo Cibic
- Antonio Citterio
- Carlo Colombo
- Valerio Cometti
- Michele De Lucchi
- Terry Dwan
- Erasmo Figini
- Elio Fiorucci
- Giuseppe Leida
- Gualtiero Marchesi
- Alberto Meda
- Alessandro Mendini
Ufficio Stampa San Patrignano
Matteo Diotalevi
Ufficio Stampa Federvini - MSL Italia
Elena Zaco