Emergenza Peronospora: i contributi messi in campo dal Governo
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Nel corso di un intervento alla Camera dei Deputati in risposta a due interrogazioni, il Sottosegretario agli Interni Nicola Molteni ha fornito importanti dettagli riguardo al sostegno al comparto vitivinicolo in seguito ai danni causati dalla diffusione del fungo Peronospora.
Ecco i principali punti emersi:
Il Fondo di Solidarietà Nazionale è stato attivato per le imprese agricole danneggiate, con un budget di 7 milioni per il 2023. Priorità sarà data alle imprese che dimostrino di aver sostenuto costi per trattamenti preventivi contro il fungo patogeno.
Oltre ai contributi in conto capitale, che copriranno fino all’80% del danno della produzione lorda vendibile ordinaria, sono previste anche misure compensative come la proroga delle rate di credito e l'esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali.
Le Regioni interessate hanno delineato il territorio danneggiato e presentato le proposte di declaratoria al Ministero dell'Interno, che ha riconosciuto formalmente l'eccezionalità dell'evento con l'emissione dei Decreti. Gli agricoltori danneggiati potranno presentare le domande di aiuto ad Agea dopo la pubblicazione dei Decreti in Gazzetta Ufficiale.
È stato istituito il Fondo per la Gestione delle Emergenze in Agricoltura presso il Masaf, dotato di 100 milioni per il 2024, 2025 e 2026. Saranno definiti i criteri di erogazione delle risorse attraverso Decreti Masaf-Mef, previa intesa in Csr.
Durante la discussione, l'On. Curti ha sottolineato l'importanza di accelerare l'erogazione degli aiuti e ha proposto l'istituzione di un Codice delle Emergenze in Agricoltura per rispondere in modo automatico alle crisi. Ha inoltre evidenziato che le risorse stanziate potrebbero non essere sufficienti a coprire i danni totali stimati in 800 milioni.
L'impegno delle istituzioni è fondamentale per affrontare l'emergenza e garantire un adeguato sostegno al settore agricolo colpito.
Fonti
Link al resoconto della Camera.
Link all’interrogazione dell’On. Curti.
Link all’interrogazione dell’On. Iacono.