Angelo Jermann: addio al grande vignaiolo friulano
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Aveva 95 anni e fino allo scorso anno aveva vendemmiato con la moglie Bruna. Assieme a Livio Felluga, scomparso due anni fa, ha segnato un’epoca nel mondo dell’enologia regionale friulana. Ha contribuito, infatti, alla nascita del vino friulano di qualità e alla diffusione delle produzioni regionali. Si è spento nella sua casa di Farra d’Isonzo, in provincia della sua Gorizia: Angelo Jermann, classe 1923, era uno spirito innovativo. Fino all'ultimo ha continuato a portare avanti la tradizione di allevamento delle viti, ma in passato si è dedicato con passione all'allevvamento del bestiame, contribuendo a fare del brand Jermann un'azienda familiare etica e di successo.
Discendente di una famiglia di agricoltori giunta a Farra nel 1881 dalla zona di produzione vinicola austriaca del Burgenland, Angelo Jermann era stato capace, insieme al figlio Silvio, di innovare nel mondo dell’enologia. Negli anni l’azienda Jermann è via via, e gradualmente, cresciuta proponendo al mercato prodotti di ineccepibile qualità, una ricerca continua dell’eccellenza, e un rispetto assoluto della terra e dei suoi ritmi a cui si aggiungono le caratteristiche di un winemaker unico, innovatore e visionario, capace di pensare il concetto di blend quando ancora non esisteva.