Censis: donne, stranieri e tecnologia fanno aumentare il valore aggiunto del 7%, anche in cantina
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Nel libro “Il Cacciatore Celeste”, Roberto Calasso descrive l’evoluzione umana come il millenario ripetersi di uno stesso meccanismo: differenziazione-imitazione-sostituzione. In sintesi un individuo o un sottogruppo, prima si differenzia dal suo gruppo, poi pian piano imita chi è più forte e bravo di lui, infine si sostituisce ad esso e prendere il suo posto, sfruttando la sua impreparazione a difendersi dovuta a un mal riposto senso di superiorità. Una ricerca commissionata da Ornellaia al Censis ha cercato di fotografare i meccanismi evolutivi in atto nella nostra società a partire dai tre grandi processi di rimescolamento e di affiancamento in atto: quello di genere, quello di cittadinanze e quello tecnologico.
Analizzando le posizioni apicali, negli ultimi 15 anni in Italia è fortemente aumentata la quota percentuale delle donne professioniste: avvocati (+17,3%), architetti (+12,5%), medici (12%), giornalisti (+11,3%), commercialisti (+11,2%). Anche nelle carriere pubbliche le quote rosa fanno registrare una netta crescita, a doppia cifra per quanto riguarda i magistrati (+15,4%), i prefetti (+12,9%), i diplomatici (+10,2%). Ma se in questi ambiti le presenze femminili si avvicinano alla parità e tra un po' di tempo verosimilmente avverrà il sorpasso, nel mondo delle imprese private le quote di partecipazione femminili alle posizioni di vertice sono cresciute meno uniformemente: +2,2% nelle imprese d’istruzione, +2,3% in quelle agricole, ma complessivamente solo +1% di imprenditrici o socie d’azienda.
Rispetto alle donne, nel segmento dell’imprenditoria, crescono di più gli imprenditori stranieri: +3,9% negli ultimi 15 anni. I settori che hanno visto un maggiore aumento di cittadini stranieri in posizioni apicali sono l’edilizia (+6,8%), il commercio (+5,7%) ed alberghi e ristorazione (+5,4%). Il mondo della ristorazione e dell'accoglienza è anche quello in cui è esplosa maggiormente la trasformazione tecnologica, con una variazione percentuale rispettivamente del +22,8% e del +21,4%.
Ma come si sono sviluppati questi processi di trasformazione, e con quali conseguenze?
“Abbiamo chiesto a un panel di esperti dei diversi settori quali sono stati gli elementi su cui il nuovo ha puntato per inserirsi” – spiega Giulio De Rita, ricercatore del Censis che ha coordinato l’indagine –. I dati raccolti sono molto interessanti. Per le donne risulta importantissimo il ‘sapere accumulato’, cioè la loro preparazione di base, mentre per gli stranieri è vincente la capacità di adattamento e per la tecnologia un mix di queste due cose. Ma la semplice sostituzione non è sufficiente per un effettivo sviluppo del sistema, occorre un apporto specifico, l’aggiunta di qualcosa che prima non c’era. Infatti, i settori dove davvero il melting pot di genere, tecnologico e di cittadinanza funziona è dove sono più parametri ad entrare in gioco, quello che il panel di esperti ha indicato come “pensare differente”: il rimescolamento produce valore aggiunto quando non è solo il frutto di un processo lineare di crescita individuale, di competizione, ma quando è il risultato di un processo di immissione nel sistema delle proprie specificità”.
Dove l'apporto di competenze specifiche è ridotto, il rimescolamento non porta benefici. Per esempio nell'ambito dell'industria tradizionale i lavoratori stranieri, pur rappresentando il 17,5% dei lavoratori, producono soltanto il 9,4% del PIL del settore, mentre nel settore degli alberghi e ristoranti, pur rappresentando il 10,7% dei lavoratori, producono il 18,4% del PIL. E così le imprese agricole gestite da donne, possiedono il 21% della SAU (superfice agricola utilizzabile) e producono il 28% del PIL agricolo nazionale. In entrambi i casi l’aumento di Valore Aggiunto dovuto verosimilmente a forme di reinterpretazione del lavoro si aggira attorno al 7%.
La trasformazione tecnologica è esplosa particolarmente nel mondo della ristorazione e dell'accoglienza, così come resta fondamentale per le imprese di qualsiasi settore essere sempre ‘al passo con i tempi’. Per riassumere l’andamento dei tre temi sopra elencati: per le donne è stato importantissimo il "sapere accumulato" cioè la loro preparazione di base, per gli stranieri la capacità di adattamento e per la tecnologia un mix di queste due cose.
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