Cantina Italia: lievitano le giacenze, accelera l'export
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Lievitano le giacenze di Cantina Italia, scendono i prezzi del vino, si accelera nell’export. È la fotografia data da Vite&Vino – bimestrale de L’Informatore Agrario in uscita lunedì 8 luglio – a uno dei prodotti bandiera del made in Italy. Un quadro complesso, quello ricavato incrociando i dati dei registri telematici dell’Icqrf (Ispettorato centrale Repressione Frodi) - oltre ai numeri di Istat e Ismea (Istituto mercati agricoli) -, che evidenzia giacenze a fine maggio di quest’anno di prodotti a denominazione a quasi 38 milioni di ettolitri, l’equivalente di 5 miliardi di bottiglie Dop e Igp tra vini rossi, rosè e bianchi. Complice una vendemmia 2018 ricca ed evidentemente lunga da smaltire, anche le denominazioni bianchiste più importanti conservano in pancia alle botti ancora tanto vino, complessivamente quasi il 20% in più rispetto allo scorso anno. La corrazzata Prosecco, per esempio, a fine maggio scontava uno stoccaggio del 31,7% superiore all’anno precedente (e per contro un calo del prezzo medio di oltre il 20%), il Delle Venezie (Pinot Grigio) a +45,6%, il Gavi a +29,4%, il Vermentino di Sardegna a +21,6%, il Lugana a +29,2%, il Pignoletto a +21,9%. In controtendenza Asti, Soave e Bianco di Custoza, che presentano scorte inferiori all’anno precedente. Le buone notizie, segnala il focus dell’agronomo ed enologo Stefano Sequino, arrivano dal volume delle giacenze in via di smaltimento (-17% da gennaio a maggio sul totale dop-igp, -25% per il Prosecco) oltre che dall’export, che tiene in termini di valore e fa segnare per i bianchi Dop del Veneto (che rappresentano il 41% degli stock della tipologia), il triplo delle vendite dell’imbottigliato nel primo bimestre di quest’anno.