Brexit: al settore vino il "no deal" può costare 70 milioni di sterline
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Il percorso Brexit è alle ultime battute. Se il Parlamento inglese non avallerà la proposta di revisione dell’accordo con la Ue messa ai voti dalla premier Teresa May il rischi di un’uscita “no deal” diventa drammaticamente realistico. Con tutto ciò che questo comporta nei rapporti commerciali tra Gran Bretagna e continente. Ritorno di dazi e tariffe, accordi bilaterali con i vari Paesi ecc.
Per quanto riguarda in particolare il settore Wine & Spirits il rischio è di un aumento delle spese di almeno 70 milioni di sterline. Lo ha calcolato la Wsta - Wine & Spirits Trade Association, che già, qualche settimana fa, aveva chiesto l Governo la sospensione di tutte le tariffe sul vino in caso di hard Brexit.
Ieri ha rilanciato - con una lettera indirizzata al ministro di Ambiente, Cibo e Agricoltura Michael Gove, al ministro del Commercio Internazionale Liam Fox e al Cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond - in cui ha ribadito le preoccupazioni del settore.
Per importare vino - sottolinea Wsta - sarà necessario produrre ulteriore documentazione e nuovi test di laboratorio, come conseguenza dell’uscita dal sistema Emcs (Excise Movement Control System), che documenta elettronicamente le importazioni ed esportazioni di alcolici tra Paesi Ue.
Attualmente il 55% del vino consumato nel Regno Unito è importato da un Paese Ue. In caso di “no deal” i produttori europei dovranno pagare per compilare i formulari VI-1 e per nuovi test di laboratorio, indipendentemente dalla quantità di vino. In tutto, calcola Wsta, si produrranno almeno 650mila nuovi formulari VI-1, da compilare a mano e del costo di 20 sterline ciascuno.
Ovviamente i più penalizzati saranno i piccoli produttori.
Per questo motivo Wsta ha consigliato ai propri associati di incrementare le scorte del 20%.
Export verso Regno Unito | Valore (Millioni di euro) | Quantità (.000 hl - hlpa) | ||
Prodotto |
Gen- Nov 2018 |
Var. % 2018/2017 |
Gen - Nov 2018 |
Var. % 2018/2017 |
Spumanti | 392,61 | 6,28 % | 1.065,48 |
0,79 % |
Vini DOP | 170,66 | 11,06 % | 609,69 | 18,88 % |
Vini IGP | 138,14 | -18,78 % | 719,41 | -27,30 % |
Altri Vini | 38,85 % | 24,13 % | 236,15 | 11,28 % |
Vini e mosti | 771,05 | 2,52 % | 2.734,80 | -5,50 % |
Acquaviti di vino e di vinaccia | 0,39 | -44,48 % | 0,16 | -87,83 % |
Acquaviti di cereali e altri prodotti | 29,76 | 306,81 % | 40,30 | 223,35 % |
Liquori | 40,38 | 40,09 % | 17,31 | -14,66 % |
Industria delle Acquaviti e dei Liquori | 100,47 | 31,83 % | 73,91 | 46,55 % |
Aceto di vino | 5,36 | -11,70 % | 26,42 | -30,09 % |
Altri Aceti | 6,28 | -2,87 % | 25,47 | 1,56 % |
Totale Aceto | 11,91 | -3,80 % | 51,89 | -17,47 % |
Elaborazioni Federvini su Dati ISTAT