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25 Settembre 2023

Battuta d’arresto sull’eliminazione dei dazi cinesi ai vini australiani

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di Redazione | in 
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Battuta d'arresto per l'eliminazione dei dazi cinesi sul vino australiano. Il Ministro dell'Agricoltura australiano ha infatti ribadito che l'Australia non si arresta sulla causa presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) contro i dazi sul vino della Cina. il blocco della procedura al WTO era il passo di fatto chiestosi dalla Cina per procedere con il negoziato. Così come è avvenuto per i dazi sull'orzo australiano.

La dichiarazione di Watt, rilasciata domenica ai media australiani, è arrivata in risposta a una proposta avanzata dalla Cina all'inizio della settimana, che suggeriva una risoluzione collettiva delle dispute in corso tra le due nazioni sul vino e sull'acciaio. 

Il Ministero del Commercio cinese aveva segnalato giovedì la volontà di discutere diverse questioni, tra cui il vino, dopo la rimozione dei prelievi sull'orzo australiano il mese scorso. Ha suggerito una "soluzione pacchetto" per affrontare sia i prelievi sul vino che i problemi di Pechino con l'azione antidumping di Canberra su torri eoliche, ruote ferroviarie e lavandini in acciaio inossidabile.

Il portavoce del ministero cinese He Yadong ha sottolineato che l'industria del vino in Cina è molto importante e il caso coinvolge oltre 1000 aziende vinicole cinesi. "Sulla base della risoluzione della controversia sul caso dell'orzo, siamo disposti a rafforzare ulteriormente la fiducia e la cooperazione reciproca, a considerare pienamente le preoccupazioni dell'altra parte e a promuovere una "soluzione globale" per il caso del vino e per le misure antidumping e compensative della Cina contro tre tipi di prodotti australiani", ha dichiarato.

Tuttavia, l'Australia li percepisce come questioni completamente separate. Il Ministro dell'Agricoltura australiano Watt ha affermato che l'Australia procederà con il suo caso WTO per il vino e difenderà il suo caso sull'acciaio. Gli esperti del settore si aspettavano che i dazi sul vino venissero revocati seguendo lo stesso schema della controversia sull'orzo. L'abolizione dei dazi sull'orzo è avvenuta dopo che l'Australia ha sospeso un reclamo dell'OMC contro la Cina in cambio della revisione da parte di quest'ultima dei suoi dazi punitivi. Si riteneva che l'abolizione, avvenuta in agosto, possa servire da modello per risolvere altre controversie commerciali, tra cui quella sul vino.

L'imposizione di tariffe sul vino da parte della Cina nel 2020 ha colpito duramente l'export australiano. Secondo quanto riporta il sito Vino-joy.com il commercio australiano annuale di vino con la Cina è sceso di 1,3 miliardi di dollari australiani, portando a un'importante eccedenza, con un'offerta attualmente equivalente a circa 2,8 miliardi di bottiglie.

La Cina ha formalmente imposto dazi fino al 218% sulle importazioni di vino australiano nel marzo 2021, in un contesto di deterioramento delle relazioni tra le due nazioni. Ma da entrambe le parti si continua a sostenere che un accordo andrà trovato.

Foto freepik

 

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