Ecco le prime regole sulla certificazione di sostenibilità della filiera vitivinicola
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Segnaliamo l’adozione del Decreto Dipartimentale n. 288989 del 23 giugno 2021, recante “Costituzione del comitato della sostenibilità vitivinicola - articolo 224 ter, legge 18 luglio 2020, n. 77”.
Si tratta del primo provvedimento attuativo del sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola istituito dall’art. 224 ter del c.d. DL Rilancio convertito in Legge. Al momento, il Ministero ha definito le procedure di adesione, il rapporto tra il nuovo sistema e i regimi di certificazione già esistenti (VIVA ed Equalitas) e la governance del nuovo sistema, mentre è rimandata ad un successivo provvedimento l’adozione del disciplinare di produzione.
Più precisamente, l’adesione è volontaria e può avvenire da parte di aziende singole o associate. Le modalità di adesione, controllo e verifica delle Aziende aderenti sono quelle già in uso per il Sistema di qualità nazionale della produzione integrata (SQNPI), come previsto dall’art. 2, commi 3), 4) e 5) della Legge 3 febbraio 2011, n. 4 e dal relativo DM 8 maggio 2014, n. 4890.
La rispondenza del processo produttivo ai requisiti minimi del disciplinare (che, come anticipato, deve ancora essere definito) viene attestata mediante certificato di conformità rilasciato dall’Organismo di controllo incaricato di effettuare le verifiche.
Il richiamato certificato di conformità può essere rilasciato, per un periodo transitorio di due anni, anche nel caso in cui la piena rispondenza del processo produttivo ai requisiti del disciplinare si riferisca ai sistemi di certificazione della sostenibilità esistenti a livello nazionale alla data di entrata in vigore del presente decreto.
In buona sostanza, per i primi due anni, le Aziende certificate VIVA o Equalitas possono ottenere la certificazione al nuovo sistema, come richiesto dalla Federazione affinché l’impegno delle Aziende da anni attive nei richiamati regimi di certificazione fosse adeguatamente valorizzato e non andasse disperso.
Con riferimento alla governance, il decreto prevede l’istituzione di un Comitato della sostenibilità vitivinicola (CoSVi), cui sono affidati la definizione ed il successivo aggiornamento del disciplinare di produzione, la definizione di un sistema di monitoraggio, ivi compresa l’individuazione di indicatori di monitoraggio e indicatori di performance, per valutare l’impatto dell’attuazione del disciplinare e guidarne gli aggiornamenti sulla base delle evidenze raccolte.
Infine, con riferimento al disciplinare di produzione, considerato che la Legge prevede che lo stesso si debba comporre delle norme in materia di produzione integrata debitamente completate dalle esperienze dei c.d. migliori sistemi di certificazione della sostenibilità esistenti, il Ministero sta ancora lavorando alla sintesi delle norme che caratterizzano il Sistema di qualità nazionale della produzione integrata (SQNPI) e quelle proprie dei regimi di certificazione esistenti VIVA e Equalitas.
Scarica il decreto.