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21 Giugno 2021

"Volti di Barbaresco", mostra permanente che consacra le eccellenze dell'enologia

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di Redazione | in 
Itinerari

Un’esposizione permanente e in grande formato: le immagini dei produttori del Comune di Barbaresco stampate su materiali che sfidano il tempo, come le blasonate etichette del Barbaresco Docg.

Un percorso fra ritratti ambientati e personaggi al lavoro in vigna e in cantina; e che gira intorno al monumento simbolo del paese in provincia di Cuneo, nel cuore delle Langhe Monferrato Roero, Patrimonio Unesco.

E’ stata inaugurata a fine giugno la mostra fotografica 'Volti di Barbaresco', un percorso per immagini in bianco e nero e in grande formato, allestita negli spazi recintati e intorno alla Torre medievale di Barbaresco. L’esposizione permanente en plein air ha come protagonisti 39 volti del Barbaresco Docg: sono i produttori che hanno reso grande e famoso nel mondo enologico questo piccolo paese delle Langhe, in provincia di Cuneo – di soli 600 abitanti e 41 cantine – e che dà il nome a un’intera denominazione di origine controllata e garantita (abbraccia anche Treiso, Neive e una frazione di Alba).

Il progetto voluto dal Comune di Barbaresco è stato realizzato tra dicembre e maggio 2021 da Max Rella, giornalista e fotografo di viaggi, enoturismo, vino e gastronomia. Un progetto articolato fotografico che nasce per dare un volto ai produttori, spesso sconosciuti ai più nonostante la notorietà di tante cantine e di alcune etichette: una raccolta di ritratti, ambientati e non, e personaggi all’opera mentre lavorano, tra le vigne, le botti e gli altri strumenti del mestiere. Un progetto che riapre la stagione culturale della Torre di Barbaresco e del Museo Cavazza; presentato anche il catalogo in bianco e nero 'Volti di Barbaresco' e la raccolta di video-pillole 'Un’Annata a Barbaresco'.

Sono 39 immagini stampate su pvc adesivo polimerico plastificato, che resiste qualche anno alle intemperie (sole, pioggia, umidità, etc), riproducendo il più fedelmente possibile la resa del bianco e nero. E sono accompagnate da altre 39 piccole immagini in B&N e da un testo di massimo 150 caratteri in italiano e inglese, riferito a ciascun protagonista. Le targhette esplicative comprendono anche il Qr code che rimanda al sito di ogni singola cantina.

La mostra prosegue poi all’interno della Torre di Barbaresco negli spazi del Museo Cavazza, ma con altre immagini degli stessi produttori proiettate a colori sulle pareti interne di pietra e mattoncini. Completa la rassegna la raccolta di video pillole – di nuovo in bianco e nero – in cui ciascun produttore racconta in libertà 'Un’Annata a Barbaresco': dalla più lontana alla più recente, dalla più favorevole alla più difficile; ma anche un’annata in cui è avvenuto un fatto bello e importante per la vita del produttore, come la nascita di un figlio, un matrimonio o addirittura la vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio.

Tutto questo in un luogo simbolico del paese, la sua antica Torre medievale, uno sito impregnato di storia ed energia: una 'stele' squadrata di 30 metri d’altezza e 9 metri per lato, conficcata in un basamento d’arenaria, che dall’XI secolo svetta sulle dolci colline delle Langhe – oggi Patrimonio Unesco – guardando e sorvegliando la valle del Tanaro.

 

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