Val Mivola, nuove infinite esperienze: da Senigallia passando per Trecastelli
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Un anno fa nelle Marche, in provincia di Ancona, è nato il soggetto turistico Val Mivola, dall’unione di nove comuni tra i fiumi Misa e Nevola – Arcevia, Barbara, Castelleone Di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra De’ Conti, Trecastelli.
Un’infinità di itinerari e altrettante imperdibili esperienze che permetteranno di immergersi in arte, artigianato, natura, sport, enogastronomia, storia e devozione: Val Mivola è un territorio che sorprende ed emoziona allo stesso tempo, offrendo tanto divertimento, cultura e relax a stretto contatto con la natura.
Con gli Appennini da un lato, le placide coste accarezzate dal mare dall’altro e, nel mezzo, borghi incantati, unici e caratteristici, Val Mivola è un museo diffuso e un parco naturale allo stesso tempo. Nove comuni, nove perle rare che val la pena visitare.
Da Senigallia, la Città della fotografia, con la sua ampia spiaggia di velluto lunga ben 14 chilometri e l’affascinante Rotonda sul Mare, località balneare per eccellenza, è d'obbligo una visita a Palazzo del Duca, dove si possono ammirare le opere del fotografo Mario Giacomelli, nato e vissuto in città: una collezione permanente di circa 80 fotografie che racconta l’universo poetico ed artistico di Giacomelli. Imperdibile è l'immancabile itinerario che ricostruisce il legame tra alcuni suoi scatti e le colline della sua amata città natale: il percorso ad anello, che si sviluppa per circa 10 km in una vasta zona della campagna circostante in direzione di Ostra, permette di indagare il rapporto dell’artista con le sue radici, il suo passato e la sua terra.
Si prosegue verso Trecastelli per giungere al Museo Nori de’ Nobili, che custodisce un’ampia selezione delle opere di questa grande pittrice e rappresenta uno dei pochi musei interamente al femminile. Cinque stanze con circa settanta dipinti che rappresentano ognuna un periodo specifico della vita di Nori, tratteggiando l’intero percorso artistico e il travagliato vissuto della pittrice. Il Museo Nori de' Nobili rappresenta il punto di partenza per la sua riscoperta critica, ingiustamente dimenticata nel panorama artistico contemporaneo.