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Itinerari

Federvini consiglia i posti da visitare e gli itinerari da seguire per apprezzare ogni sfumatura dello stile di vita mediterraneo.

23 Novembre 2018

Nel territorio del Prié Blanc, unico vitigno autoctono a bacca bianca

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di Teresa Capodimonte | in 
Itinerari

Alle pendici del Monte-Bianco il viaggiatore curioso troverà cantine cooperative e viticoltori privati, tappe per scoprire i vigneti dove i colori si confondono con i segreti del mestiere.  Questo territorio comprende i territori di Morgex e La Salle in Valdigne, larga conca verdeggiante raccolta ai piedi del Monte Bianco, che saprà conquistarvi per la sua bellezza contrastante, tra dolci e verdi pendii coltivati a vigneti e frutteti con villaggi tipici disseminati qua e là, ed aspre vette innevate che tagliano il cielo, guardie millenarie di questo angolo di paradiso. 

E' il territorio per eccellenza del Prié Blanc, unico vitigno autoctono a bacca bianca coltivato tradizionalmente su pergola bassa (22 hettari in tutto il mondo); particolari condizioni climatiche lo hanno preservato dalla fillossera, per cui oggi è una delle rare varietà a piede franco, non innestate su vite americana. La produzione vitivinicola si ottiene ad altezze che toccano punte massime a 1225 metri e scendono fino ai 900 metri d'altezza. Viene considerato il vitigno più alto d'Europa. E' utilizzato nella produzione del Valle d'Aosta Blanc de Morgex et de La Salle in purezza. Le uve mature del Prié danno origine ad un vino dal colore giallo paglierino tenue, con riflessi verdognoli che va bevuto giovane. Adatto come aperitivo, ben si sposa con antipasti delicati e con la trota di montagna. Questo vino è prodotto sia nella versione fermo che spumantizzato con metodo classico, inoltre con lo stesso vitigno viene prodotto una versione "da ghiaccio" con uve ghiacciate, da vendemmia (ultra) tardiva, raccolte a fine dicembre con temperatura al disotto dello zero.

Morgex è città del Vino dal 2001. La Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle è stata fondata nel 1983 ridando vita a vitigni abbandonati sulle pendici del Bianco, per non lasciar morire una secolare tradizione. In passato il Blanc de Morgex et de La Salle era commercializzato dai singoli vignerons, con produzioni modeste che non garantivano una presenza costante sul mercato né una corretta divulgazione della complessiva immagine vitivinicola. Alcuni stimoli interni, quali il giusto senso di orgoglio per le proprie tradizioni e la secolare abitudine al lavoro in gruppo nei villaggi alpini, ed esterni, quale la lungimirante azione di Don Bougeat, Parroco di Morgex fino al 1971, hanno dato spunto per la creazione della "Association des Viticulteurs". Nel 1983, a distanza di un decennio e sulle ceneri di questa, quale primo risultato della politica di sostegno e sviluppo della viticoltura valdostana attuata dalla Amministrazione Regionale, è stata fondata la Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle, che ha successivamente preso possesso dei locali della nuova sede di Morgex, tecnologicamente all'avanguardia.

 

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