Enrico Bartolini apre nel Monferrato
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Dopo Milano, Bergamo (in Città Alta), Castiglione della Pescaia (in Maremma), Venezia e Bologna, è il Monferrato e precisamente Cioccaro di Penango (in provincia di Asti) la meta scelta da Enrico Bartolini per l’apertura del nuovo ristorante che porta la sua firma: Locanda del Sant’Uffizio.
Sede di questa nuova sfida imprenditoriale è il Relais Sant’Uffizio, ex convento monastico cinquecentesco, trasformato in hotel de charme (con 55 suite, piscina e centro benessere) dalla famiglia taiwanese Chang proprietaria della società Ldc, con cui Bartolini già collabora nella Serenissima dove, nello splendido Palazzo Venart, ha sede il ristorante Glam (l’ultimo, in ordine di tempo, ad aver conquistato la stella Michelin).
Anche se meno conosciuto delle Langhe e del Roero, il Monferrato, con le sue morbide colline punteggiate da borghi e vigneti, è una terra ricca di storia, arte, tradizioni e cultura gastronomica che ha in Casale e Asti i suoi punti di riferimento; dai castelli del nord alle storiche cantine sotterranee del sud, è patria di grandi vini e di ingredienti straordinari. Una terra di eccellenze che ha affascinato (e conquistato) Enrico Bartolini al punto da sceglierla come sede di un nuovo progetto.
Ad affiancare Bartolini, in cucina Gabriele Boffa, classe 1987, di Alba, con un curriculum prestigioso ed esperienze con alcuni dei più grandi chef, da Yannick Alléno in Francia a Enrico Crippa in Italia; e in sala Francesco Palumbo con il suo garbato savoir faire affinato in ristoranti importanti come quelli di Claudio Sadler e Carlo Cracco.
La carta – come in tutti i ristoranti di Bartolini – è un omaggio al territorio e alla sua cucina, un inno alla biodiversità italiana che non si esprime solo in agricoltura, ma anche sulla tavola. Una filosofia che Enrico condivide con tutto il team, accogliendo i suggerimenti e le idee di chi lavora con lui, e persegue con grande coerenza e continuità per dare a tutti i suoi ristoranti un posizionamento chiaro.
Oltre alla proposta alla carta, che esprime una misurata alternanza di tradizione e innovazione, il ristorante offre due menu degustazione: uno a 55 euro, più legato alla cucina piemontese tradizionale, con alcuni immancabili classici come i ravioli del plin o il vitello tonnato (a raccontare le origini albesi di Boffa), e uno più “creativo” a 70 euro in cui convivono ingredienti di grande tradizione e una moderna espressione di cucina.
Anche la cantina celebra il territorio piemontese e i suoi blasoni enologici, ma non mancano naturalmente altri grandi vini italiani e alcune etichette francesi.
“Locanda del Sant’Uffizio” è un elegante ristorante gourmet con dieci tavoli che replica il “modello” ideale applicato da Bartolini in tutti i suoi ristoranti italiani: la giusta dimensione per esprimere il proprio stile culinario e per accogliere al meglio gli ospiti coccolandoli perché vivano appieno una grande esperienza del palato (ma non solo).
Baxter ha firmato l’interior design della sala (come già per il Ristorante Enrico Bartolini al Mudec di Milano): sedute, luci e specchi di gusto classico contemporaneo esprimono con eleganza un lusso misurato e creano la giusta atmosfera di comfort e raffinata accoglienza.
Le tonalità pastello – tipiche delle dimore nobiliari del Settecento – scelte per le pareti creano un effetto di grande armonia con il paesaggio circostante: il magnifico giardino all’italiana su cui affaccia la veranda ricavata nell’antica limonaia del convento e i dolci pendii delle colline percorse dalle vigne.