Thailandia: meno tasse e tariffe sulle bevande alcoliche per favorire il turismo
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Sembra che la Thailandia stia alleggerendo l'imposizione sulle bevande alcoliche, che comprendevano tasse specifiche sui vini francesi e americani fino a quasi il 400% tra accise, tasse municipali, tasse sanitarie e tariffe d'importazione secondo quanto previsto dalla legge sulle accise del 2017. L'annuncio, comparso sul maggiore quotidiano nazionale, non è stato smentito.
L'iniziativa del governo fa da contraltare agli aumenti delle accise sulle bevande alcoliche e sulle sigarette degli ultimi anni, che hanno contribuito a generare 12 miliardi di baht in più di entrate fiscali, con il vino importato che aveva subito l'incremento maggiore. Pare che il Governo abbia deciso di agire per agevolare l'industria del turismo.
La decisione avrà dunque un impatto sulle casse del Paese, visto che l'anno scorso il governo ha incassato quasi ฿178 miliardi in tasse su alcol, birra e altre bevande. Tra questi, 64,17 miliardi di euro dalle bevande alcoliche, 86,5 miliardi di euro dalla birra e 26,95 miliardi di euro da altre bevande.
Attualmente, l'accisa è un sistema a due livelli: il vino con un prezzo superiore a ฿1000 è soggetto a un'imposta del 10% mentre è esente al di sotto di tale soglia. Tuttavia, poiché l'imposta è applicata anche al valore ABV, tutti i vini sono tassati a ฿1500 al litro per 100º di contenuto alcolico. Ora la tassa è stata ridotta a 1000 baht.
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