Russia: nel primo trimestre export di vino italiano +17,3%, in affanno gli spiriti
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Nel primo trimestre 2021 le nostre esportazioni di vino verso la Russia sono cresciute del 17,3%, mentre il vermouth e superalcolici hanno registrato un calo deciso (-33,9%). Lo rende noto l’ufficio Ice di Mosca ricordando che Agroalimentare e Bevande, come macro settore, nel 2020 pesava per il 9,8% sul totale delle nostre esportazioni in Russia, per un valore di poco superiore a 876 milioni di euro, nel primo trimestre 2021 (in raffronto al 2020) occupa una quota di mercato del 3,4% sul totale delle importazioni russe (era il 3,5% per l'intero 2020), aumenta del 2% nel periodo di riferimento (-5,7% 2020/2019) e si attesta alla nona posizione (l'Italia era settima sull'intero 2020).
Se, da un lato, non si può certamente affermare che la contrazione della domanda si sia riassorbita e la crisi economica sia alle spalle (con una crescita nei primi tre mesi dell’anno a -1,3%), dall'altro, rileva Ice, non può negarsi che il primo trimestre del 2021 presenti un quadro incoraggiante, con dati e segnali che lasciano presagire una ripresa graduale e progressiva della piattaforma economica della Federazione Russa (+ 0,5% a marzo). Alcuni analisti internazionali prevedono una crescita del 2,7% nel 2021, altri ben oltre il 3% e i presupposti non mancano.
Anche il nostro export, che vantava, nonostante lo shock e le perdite rilevanti, una sostanziale tenuta nel periodo più acuto della crisi, fa registrare un +9,3% (gen-mar 2021 sullo stesso periodo 2020).