Messico, ritirate le misure che ostacolavano il commercio di tequila con l'Ue
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Concluse le indagini della Commissione - ai sensi del regolamento Ue sugli ostacoli al commercio (Tbr) - sulle misure adottate dal Messico riguardo alle esportazioni di tequila, grazie alla positiva risoluzione della questione.
La vicenda era iniziata in seguito alla denuncia presentata da Brewers of Europe. L'associazione sosteneva, infatti, che il rifiuto del Messico di rilasciare certificati di esportazione per la propria tequila era incompatibile con l'Omc, causando un danno economico significativo a una società facente parte dell'Ue.
Nel corso della sua indagine, la Commissione ha sollevato con le autorità messicane preoccupazioni in merito alla compatibilità della misura con l'Omc. La misura è stata impugnata anche dall'esportatore interessato dinanzi ai tribunali nazionali messicani.
Nell'ottobre 2021 il denunciante ha informato la Commissione che la società dell'Ue interessata aveva trovato una soluzione con le autorità messicane, consentendo la rimozione del presunto ostacolo al commercio. Come risultato di questo sviluppo, i Brewers of Europe hanno ritirato il loro reclamo Tbr.
L'esito positivo della procedura sottolinea l'importanza di disporre di strumenti efficaci di contrasto del commercio. In questo caso, il regolamento sugli ostacoli agli scambi ha fornito alle imprese dell'Ue un rapido accesso a una procedura di esame e ha aperto la strada al dialogo tra le autorità messicane e l'industria dell'Ue colpita, contribuendo a una soluzione.
Il regolamento sugli ostacoli agli scambi, infatti, è uno strumento giuridico che conferisce alle imprese, alle industrie, alle associazioni e agli Stati membri dell'Ue il diritto di presentare un reclamo alla Commissione in merito agli ostacoli al commercio nei paesi terzi.
Se la denuncia soddisfa i criteri di ammissione, la Commissione esamina quindi il caso per determinare se vi sono prove di violazioni delle regole del commercio internazionale che determinano effetti negativi sugli scambi o danni e se è nell'interesse dell'Ue agire. Se la procedura conclude che l'azione è necessaria per garantire il rispetto delle regole del commercio internazionale e per rimuovere il danno causato, possono essere adottate misure appropriate, che possono includere l'avvio di una procedura di risoluzione delle controversie.
Finora sono state avviate 26 procedure di esame Tbr in relazione alle pratiche commerciali di un'ampia gamma di partner commerciali (per esempio Brasile, Canada, Giappone, Turchia).