Una collezione di vitigni antichi per sfidare il riscaldamento globale
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Alla riscoperta delle uve tipiche dimenticate per rispondere alla sfida del cambiamento climatico. E' la sfida colta dalla Collezione ampelografica di Grinzane Cavour, nelle Langhe, il maniero abitato da Camillo Benso conte di Cavour su una collina coltivata a vite. Tra i filari, l'Istituto per la protezione sostenibile delle piante, che fa parte del Cnr, ha messo a dimora 500 varietà di uve dimenticate e tipiche di Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria. "In un ettaro e mezzo, la Collezione è costituita per metà da vitigni minori del Nord Ovest. Tutte uve della tradizione" precisa Stefano Raimondi, curatore di questa sorta di arca di Noè del patrimonio vinicolo italiano in una ricerca scientifica avviata da Anna Schneider. Responsabile del progetto dell'Istituto per la protezione sostenibile delle piante è Giorgio Gambino.
Nella collezione, ospitata nei terreni di proprietà dei comuni di Alba e di Grinzane e dati in affitto alla Scuola di Agraria, "noi ricercatori siamo ospiti con piante di proprietà del Cnr - precisa - e il Consorzio Albeisa sta finanziando microvinificazioni di alcune varietà ritrovate e il mantenimento della Collezione". Gli obiettivi del progetto sono la conservazione affinché non possano estinguersi uve tipiche del territorio, l'analisi agronomica ed enologica con vendemmie parcellari, oltre alla didattica, in particolare indirizzata agli studenti della Laurea triennale in viticoltura e enologia.