IWSR: in Cina ripresa lenta per le vendite di alcolici (anche per l’eccesso di scorte)
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Il calo dei consumi e le scorte elevate hanno fatto vacillare la ripresa del mercato cinese degli alcolici, rivelano i nuovi dati dell'IWSR. Forte l’impegno alla riduzione delle scorte delle categorie di fascia alta, come il baijiu, il cognac e lo scotch, poiché il 2023 ha mostrato una performance inferiore alle aspettative per la cautela dei consumatori negli acquisti.
"La ripresa in Cina nel 2023 non è stata così regolare o forte come molti si aspettavano, con incongruenze tra le categorie e i livelli di prezzo", ha dichiarato Shirley Zhu, direttore della ricerca IWSR per la Grande Cina.
I volumi totali di bevande alcoliche - riporta Drinks International - sono cresciuti solo marginalmente tra il 2022 e il 2023, con perdite del 9% negli alcolici e del 14% nel vino, mitigate solo da aumenti marginali nelle categorie della birra e della RTD. La categoria dello scotch di malto ha registrato per la prima volta un calo dei volumi in tutte le fasce di prezzo.
"La crisi del settore immobiliare ha avuto un impatto significativo sull'economia cinese, colpendo la fiducia delle imprese e dei consumatori - ha continuato Zhu -. Nonostante un miglioramento all'inizio del 2023, con l'abolizione delle restrizioni dovute alla pandemia, la propensione all’acquisto dei consumatori si è successivamente ridotta ed è rimasta bassa".
L'IWSR prevede che la debole ripresa del mercato cinese degli alcolici continuerà per un certo periodo di tempo, con volumi previsti sostanzialmente piatti tra il 2023 e il 2028. Il valore del mercato dovrebbe tuttavia riprendersi, aggiungendo 14 miliardi di dollari entro il 2028, con il baijiu che dovrebbe rappresentare i due terzi di questo totale.
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