Indagine cinese sui brandy europei: la Francia non è nel mirino (anche se leader di mercato)
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Il Ministro del Commercio cinese Wang Wentao ha dichiarato che l'indagine antidumping sul brandy dell'Unione Europea non è rivolta a nessuno Stato membro in particolare, anche se la Francia è il maggior produttore ed esportatore di brandy in Cina.
Il 4 gennaio 2024, il Ministero del Commercio cinese ha annunciato l'avvio di un'indagine antidumping sulle importazioni di brandy dall'Unione europea, a seguito di una richiesta della China Alcoholic Drinks Association (CADA). L'indagine è stata avviata a causa delle preoccupazioni per la crescente quota di mercato del brandy dell'Unione europea in Cina, che si ritiene stia invadendo la quota di mercato del brandy nazionale. L'associazione ha stimato in via preliminare un margine di dumping del 15,88%.
Secondo l'annuncio del Ministero, l'indagine iniziata il 5 gennaio 2024 dovrebbe concludersi entro il 5 gennaio 2025, con la possibilità di una proroga di sei mesi in circostanze particolari.
L'indagine è tenuta sotto stretta osservazione dai produttori francesi di brandy, dato che la Francia è il principale fornitore di brandy importato dalla Cina. Secondo i dati diffusi dalle dogane cinesi, nel 2023 la Cina ha importato 43,3 milioni di litri di brandy per un valore di 1,75 miliardi di dollari. La Francia da sola rappresentava il 96,16% del volume totale e il 99,27% del valore totale delle importazioni di brandy in Cina.
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