La nicchia del beverage nella classifica dei super ricchi
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Il settore alimentare delle bevande è il sesto percorso più repentino per diventare miliardari, secondo una ricerca di Genting Casino, che stima in 54 anni l'età media per chi lavora in questo ramo professionale. In cima alla classifica troviamo i professionisti del settore tecnologico, che in media riescono a diventare miliardari a 37 anni.
Cinquantaquattro anni è anche l'età media per diventare miliardari nel Regno Unito, all'ottavo posto nella classifica dei Paesi per il raggiungimento della ricchezza. Ma nella classifica dei più ricchi al mondo? Al primo posto, fresco di vetta conquistata nel gennaio di quest'anno, è LVMH, azienda dal valore di 455 miliardi di euro, di proprietà di Bernard Arnault, nominato uomo più ricco al mondo con 200 miliardi di dollari. LVMH possiede Moët & Chandon, Krug, Veuve Clicquot, Cloudy Bay, Château d'Yquem per quanto concerne vino e champagne, e Hennessy, Glenmorangie e Belvedere nel settore alcolici. Il mondo del beverage è rappresentato da cinque miliardari nati nel settore, tra cui Charlene de Carvalho-Heineken (13,122 miliardi di sterline), la famiglia Porrodo, proprietaria dello Château Labégorce a Margaux, senza contare il petrolio e il gas, con il giacimento petrolifero di Wytch Farm nel Dorset. La ricchezza di Porrodos ammonta a circa 7 miliardi di sterline. Glen Gordon, presidente di William Grant & Sons vale 4,607 miliardi di sterline. Alki David e la famiglia Leventis di Coca-Cola HBC hanno un patrimonio stimato di 2,786 miliardi di sterline mentre chiudono la classifica Alejandro Santo Domingo e Lady Charlotte Wellesley della società di birra sudafricana SAB Miller, acquisita da AB InBev nel 2016 per 78,4 miliardi di sterline.