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L'arte del bere

Un panorama a 360° all'insegna del gusto e dello stile mediterraneo

22 Novembre 2023

Cosa beveva Napoleone? Oltre alla Borgogna c’era un vino italiano tra i preferiti

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di Redazione | in 
Arte del bere

Il film di Ridley Scott, attualmente in tutte le sale, ha riportato in auge la figura di Napoleone Bonaparte. Sui giornali si è colta l’occasione per ripercorrere la storia del grande generale e raccontarne vizi e virtù. Il sito britannico Thedrinksbusiness si è chiesto quali fossero i gusti di Napoleone in fatto di vino e per trovare la risposta ha interpellato un esperto.

Il professor Michael Broers, già titolare della cattedra di Storia dell'Europa occidentale a Oxford, è autore di diversi libri su Bonaparte, tra cui una monumentale biografia in tre volumi che ripercorre la vita di Napoleone dalla nascita in Corsica nel 1769 alla morte sull'isola di Sant'Elena nel 1821, ed appassionato di vini. 

"A quei tempi, a meno che non si fosse molto ricchi, si beveva il vino del luogo di provenienza - spiega Broers -. Nel caso del vino corso che accompagnava i pasti della famiglia Buonaparte, si trattava di un "rosso piuttosto ruvido e rustico. Roba spessa. Lo si tagliava con l'acqua, si poteva aggiungere del miele”. Secondo il professore britannico Napoleone “non ha mai sviluppato gusti davvero sofisticati". Tuttavia nelle due campagne d'Italia fu in Piemonte, dove scoprì il Barbera (Barbera d'Asti e Barbera del Monferrato). “È quello che bevve dopo la battaglia di Marengo con il suo pollo" dice Broers.

Riguardo ai vini francesi invece "gli piaceva il buon Borgogna rosso. Il suo vino preferito era il Gevrey-Chambertin. Lo amava, non ne faceva mistero”. Ma, sottolinea Broers, il futuro imperatore era quasi astemio, beveva pochissimo, spesso portava il bicchiere alle labbra senza poi deglutire. In ogni caso aveva rispetto per questo prodotto principe della nazione: secondo un aneddoto tramandato negli anni quando le unità della Grande Armée di Napoleone marciavano attraverso la Côte-d'Or, dovevano presentare le armi passando davanti a un Grand Cru. Napoleone stesso portò con sé alcune casse di Gevrey-Chambertin in Russia. 

Di sicuro non gli piaceva lo Champagne. “Era frizzante, gli dava fastidio".

Immagine Freepik

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