Sfide del cambiamento climatico, uno studio sugli effetti nelle regioni vinicole
- undefined
Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia sempre più concreta per le rinomate regioni vinicole di tutto il mondo. Ricercatori provenienti dall'Università di Bordeaux e dall'Università di Borgogna hanno condotto uno studio allarmante, evidenziando i potenziali impatti del riscaldamento globale sul settore vitivinicolo.
Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Reviews Earth & Environment, se la temperatura globale dovesse superare la soglia di 2°C, ben il 70% delle attuali regioni vinicole potrebbe affrontare rischi significativi di perdita di idoneità per la produzione di vino. Questo potrebbe portare alla scomparsa di regioni vinicole iconiche in California, Spagna, Italia, Francia e Grecia.
Le conseguenze del riscaldamento globale sono già evidenti: nel corso dell'ultimo anno, le temperature medie globali sono state superiori di 1,52°C rispetto all'era preindustriale, causando ondate di calore, siccità eccezionali e tempeste mortali. Questi eventi climatici estremi hanno avuto un impatto significativo sulla produzione di vino, con rese più basse rispetto al 1961.
La riduzione della produzione di vino è stata attribuita principalmente alle avverse condizioni meteorologiche, tra cui gelate, forti piogge e siccità. Nonostante gli sforzi internazionali per affrontare il cambiamento climatico, le emissioni globali di gas serra sono aumentate del 1,1% nel 2023, secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia.
Il rapporto degli studiosi ha evidenziato che i produttori possono rispondere all'adattamento alle nuove condizioni climatiche mediante la coltivazione di varietà di uva diverse e sperimentando nuove radici. Tuttavia, tali adattamenti potrebbero non essere sufficienti per mantenere una produzione di vino economicamente sostenibile in alcune aree.
D'altro canto, il riscaldamento delle temperature potrebbe facilitare la coltivazione dell'uva in regioni come il Regno Unito, il nord della Francia, lo Stato di Washington, l'Oregon e la Tasmania.
Tuttavia, il rapporto sottolinea che solo il 25% delle attuali regioni vinicole potrebbe beneficiare di un aumento della temperatura entro la soglia di 2°C, mentre il 26% potrebbe mantenere la propria idoneità attuale con adeguate pratiche di gestione. Questo implica che il livello di riscaldamento globale al di sotto dei 2°C può essere considerato un limite sicuro per oltre la metà delle vigne tradizionali.
In conclusione, il settore vitivinicolo globale è di fronte a sfide significative causate dal cambiamento climatico, e sarà necessario adottare misure concrete per mitigare gli effetti negativi e preservare le preziose tradizioni vinicole nel lungo periodo.