Politecnico di Torino lancia iXemWine: micro-sensori per i dati meteo in vigna
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Nuovo progetto del Politecnico di Torino per la viticoltura. Si tratta di iXemWine, ideato e implementato dai laboratori iXem, che da 15 anni sviluppano strumenti di comunicazione per finalità sociali.
L’obiettivo di iXemWine è quello di realizzare, su tutto il territorio italiano, un laboratorio di condivisione della conoscenza, per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici attraverso un utilizzo universale, capillare e assistito delle moderne tecnologie.
Oggi iXemWine riedita uno strumento del passato, le capannine meteo che per circa 40 anni hanno supportato gli agronomi nella predizione delle infezioni fungine della vite. Questi utilissimi strumenti necessitano di copertura telefonica per inviare su Internet le informazioni raccolte e sono quindi caratterizzati da consumi energetici elevati; richiedono pertanto pannelli solari e pesanti pacchi batterie che li rendono grandi e ingombranti e non permettono di effettuare misurazioni a stretto contatto della pianta, ma solo all’esterno del vigneto, oltre alla necessità di manutenzione continuativa. Senza contare che in campagna la copertura telefonica non è garantita, anzi spesso assente.
Gli iXem Labs hanno superato questi limiti realizzando sensori meteo microscopici. Le ridotte dimensioni e i bassi costi permettono libertà di posizionamento e quindi maggiore precisione di misura, ma l’aumento del numero di punti sotto osservazione, per comprendere le variazioni microclimatiche che spesso incidono in modo non uniforme all’interno dello stesso vigneto.
I dati rilevati dai sensori sono raccolti e trasferiti su Internet attraverso canali radio dedicati che usano le tecniche di trasmissione sviluppate dagli iXem Labs. I sensori possono essere raggiunti anche da 60 km di distanza, mantenendo consumi energetici bassissimi (3 anni di vita autonoma senza alcuna ricarica), superando tutti i limiti derivanti dall’assenza di copertura.
Una volta immagazzinati su Internet, i dati sono analizzati da agronomi con algoritmi per la gestione dei big data, che permettono analisi in tempo reale e confronti con dati storici che sono universalmente condivisi.
Le ridotte dimensioni e i consumi minimi rendono le procedure di installazione immediate e la consultazione dei dati semplice, superando la diffidenza nei confronti della tecnologia, che spesso rappresenta un vero e proprio scoglio culturale.
Ma l’aspetto più innovativo del progetto nasce dalla volontà di costruire una piattaforma di condivisione della conoscenza, dove i dati meteo misurati in ogni vigneto non sono accessibili al solo proprietario, ma rappresentano un patrimonio conoscitivo condiviso e disponibile per tutti. Un modo per rendere capillare e pervasiva la difesa delle coltivazioni, ma anche un tramite per avvicinare gli scettici ad un utilizzo sano e consapevole dei nuovi strumenti tecnologici.
Il progetto è stato adottato dai seguenti Consorzi:
Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani
Consorzio di Tutela Nebbioli Alto Piemonte
Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato
Consorzio di Tutela Vini D.O.C. Caluso Carema Canavese
Consorzio di Tutela del Vino Nobile di Montepulciano
Consorzio di Tutela Vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo
Associazione Produttori Moscato d’Asti