Istat, bilancio di vent’anni di economia italiana: la tenuta del settore alimentare

L'Istat ha recentemente pubblicato i dati definitivi per il 2023, offrendo l'opportunità di valutare l'evoluzione dei principali parametri dell'economia italiana nell'arco del ventennio 2003-2023. Questo periodo è stato segnato da eventi significativi, tra cui due crisi finanziarie e la pandemia, che hanno influenzato profondamente la crescita economica del Paese.

L'analisi mostra una crescita complessiva del Pil del 5,3% in vent'anni, con un tasso medio annuo dello 0,26%. Nonostante l'aumento del valore aggiunto (+7,2%), la produttività per occupato ha subito un calo del 2,3%, evidenziando una delle principali criticità del sistema economico italiano. Il valore aggiunto per ora lavorata è cresciuto del 4,1%, ma la sua espansione si è appiattita negli ultimi cinque anni.

Il consumo nazionale per abitante è rimasto stagnante (-0,1%), mentre il settore dei servizi ha mostrato una maggiore resilienza con un incremento del valore aggiunto dell'11,7%. In contrasto, l'industria alimentare ha registrato una crescita del 28,2% nel valore aggiunto, superando sia il settore manifatturiero (+5,2%) che altri comparti industriali.

L'analisi evidenzia la capacità dell'industria alimentare di mantenere un passo espansivo anche nei periodi di crisi, sebbene la recente contrazione delle vendite alimentari interne sollevi preoccupazioni per il futuro. Nonostante ciò, l'export continua a svolgere un ruolo cruciale nel sostenere il settore, rappresentando il 26,9% del fatturato nel 2023.

In conclusione, l'industria alimentare italiana ha dimostrato una notevole capacità di adattamento e crescita nel lungo periodo, ma dovrà affrontare sfide significative per mantenere questo trend positivo.