Approvato il nuovo Regolamento europeo sulle produzioni biologiche
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Con 466 voti a favore, il 19 aprile 2018, l'Europarlamento ha approvato le nuove norme sulla produzione e commercializzazione dei prodotti da agricoltura biologica. Il nuovo regolamento dal 2021 sostituirà l’attuale quadro normativo, che risale al 2007 e che aveva aggiornato il primo regolamento sull’argomento del 1991. Il testo è il frutto di quasi quattro anni di negoziati tra Parlamento, Commissione Europea e Consiglio, che son stati più volte sul punto di saltare per l’irrigidimento dell’una o dell’altra posizione. Gli europarlamentari italiani di tutti i partiti hanno votato contro il provvedimento, frutto di un compromesso tra le istituzioni europee raggiunto nell'estate 2017. Le delegazioni italiane chiedevano norme più restrittive di quelle adottate, in particolare sulla soglia di contaminazione accidentale da pesticidi non autorizzati e sulle deroghe concesse all'importazione di prodotti bio da paesi terzi.
Il nocciolo duro del Regolamento non cambia: nelle aziende biologiche si continuerà a non utilizzare fertilizzanti, diserbanti, pesticidi e altre sostanze di sintesi, continuerà la rigorosa esclusione degli OGM, nella trasformazione dei prodotti non si ricorrerà a coloranti, conservanti, esaltatori di sapidità ed altri additivi non autorizzati.
La produzione biologica in Europa è in continua crescita: già nel 2016 c’erano 13,5 milioni di ettari a coltivazione biologica, pari al 6.7% del totale, che diventa 21,9% in Austria, 18% in Svezia e 14,5% in Italia. Nel 2016 in Italia è amentato del 20.3% il numero dei coltivatori in regime bio.
Per quanto riguada le produzioni vinicole la nuova normativa prevede che il vino biologico debba essere prodotto interamente con materia prima bio e sarà possibile utilizzare in aggiunta solo alcune sostanze autorizzate in accordo con il Regolamento comunitario. Le pratiche enologiche, i processi e i trattamenti dovranno essere effettuati secondo le regole produttive ivi descritte. Eventuali regole e restrizioni supplementari inerenti al mondo vitivinicolo saranno adottate dalla Commissione in modo da assicurare qualità, tracciabilità e adeguamento agli sviluppi tecnici.