Regno Unito, negli ultimi 20 anni pub, bar e locali notturni calati del 44%
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I nuovi dati di UKHospitality rivelano che il numero di locali con licenza in Gran Bretagna è diminuito di quasi un terzo (31%) negli ultimi due decenni. I motivi sono legati all'aumento dell'inflazione e delle bollette energetiche e alle difficoltà a reperire forza lavoro.
Kate Nicholls, amministratore delegato di UKHospitality, ha dichiarato: "Dato il numero sconvolgente di chiusure di attività ricettive evidenziato da questi nuovi dati, l'ultima cosa di cui il settore ha bisogno è il potenziale conto di un miliardo di sterline come risultato dell'aumento delle tariffe commerciali previsto per aprile. Il nostro settore ha dimostrato più volte che, con le giuste condizioni, può guidare la crescita economica nazionale, investire nelle comunità locali e creare posti di lavoro a tutti i livelli".
UKHospitality chiede al governo un sostegno urgente nella dichiarazione fiscale d'autunno, sotto forma di estensione degli sgravi sulle tariffe commerciali e di congelamento dell'attuale moltiplicatore. I dati mostrano che alla fine di settembre 2023 il numero totale di locali autorizzati in Gran Bretagna era di 99.916, con un calo del 30,6% rispetto ai 144.055 registrati dalla CGA nel 2003.
Le perdite più consistenti sono state quelle di pub, bar e locali notturni, che hanno registrato un calo netto del 43,6% nel periodo.
"Continuiamo a chiedere al Cancelliere di prendere in considerazione misure a medio e lungo termine per sostenere il settore, come la revisione dell'aliquota IVA per l'ospitalità e la riforma dell'imposta sull'apprendistato per dare alle imprese un maggiore controllo e flessibilità sui finanziamenti", ha aggiunto Nicholls.
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