Il whisky Usa brinda all’eliminazione dei dazi Ue: in due anni perso il 37% di export
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Il 30 ottobre gli Stati Uniti e l'Unione europea hanno raggiunto un accordo per eliminare le tariffe del 25% che erano state imposte su beni statunitensi come il whisky nel 2018. L'accordo scongiura ulteriori tariffe sui prodotti statunitensi che dovevano entrare in vigore il 1° dicembre.
Le tariffe del 2018 su beni statunitensi come il whisky, il burro di arachidi e i jeans erano una ritorsione ai dazi imposti dall'amministrazione Trump su acciaio e alluminio UE.
La notizia è stata accolta con sollievo dai produttori statunitensi secondo i quali i dazi applicati dal 2018 hanno causato un "crollo significativo" per le esportazioni nei due anni successivil. Nel marzo 2021, un accordo tra l'UE e gli Stati Uniti aveva già eliminato i dazi sul vino americano esportato in Europa.
Restano invece in vigore i dazi tra Regno Unito e Stati Uniti. "Dall'imposizione dei dazi UE - rende noto Chris Swonger, CEO e presidente del Distilled Spirits Council of the U.S. (DISCUS) - le esportazioni di whisky americano verso l'Unione europea , il più grande mercato di esportazione dell'industria statunitense degli alcolici, sono crollate del 37%, da 702 milioni di dollari a 440 milioni di dollari (2018-2020)".
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