Calo anche nel terzo trimestre per il mercato del vino in Cina
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La ripresa economica post-Covid non ha dato i risultati sperati per il mercato cinese del vino che ha subito una contrazione anche nel terzo trimestre. Da gennaio a settembre, secondo i dati diffusi da Huajing Research, il paese ha importato vini per 1,27 miliardi di dollari, 569 milioni di dollari in meno rispetto allo stesso periodo del 2020. Anche i volumi hanno subito una pesante contrazione: persi 17,7 milioni di litri (il totale è stato 329,4 milioni di litri).
Nel mese di settembre le importazioni sono scese del 13,4% in valore e del 9% in volume, segnalando una domanda solitamente tiepida in quella che di solito è la stagione più vivace delle vendite di vino. Buona, tuttavia, la performance delle etichette italiane. Secondo i dati doganali le importazioni di vino imbottigliato italiano hanno registrato una crescita in volume del 52% nel terzo trimestre.
Anche gli altri tre principali esportatori in Cina hanno registrato una crescita, ma i rialzi non sono riusciti a compensare il vuoto lasciato dal vino australiano crollato dopo l'imposizione di dazi antidumping fino al 218% da parte cinese: l'export dall'Australia è crollato del 99%. In volume le importazioni di vino imbottigliato francese sono cresciute del 25%, quelle di vino cileno del 36% e la Spagna ha addiritttura guadagnato il 62%.
Anche per il quarto trimestre le previsioni sono caute per i rischi di ripresa della pandemia che rallentano le attività sociali.