Vino. Oltre gli oggetti
Immagini che non documentano, evocano. Scatti che cercano di andare oltre gli oggetti che ritraggono. La terra della Lugana e della Valpolicella, la vite, le botti in legno, i contenitori di vetro, strumenti e macchine, diventano, attraverso l’immaginario fotografico e la lettura libera di cinque giovani creativi, qualcosa di “oltre” rispetto alla loro primaria funzione.
L’intimo nesso tra tradizione vitivinicola e sperimentazione trova la sua realizzazione nel segno dell’arte nella mostra fotografica “Vino. Oltre gli oggetti”, realizzata dal Master di Fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano e fortemente voluta dall’azienda vitivinicola veronese Zenato. La mostra sarà allestita a Milano dall’8 al 18 aprile 2019 in occasione del Salone del Mobile, presso Bottega Immagine (via Farini, 60).
La prima di una serie di quattro “esperienze” che vedranno coinvolte altrettante scuole di Fotografia Internazionali in Europa, Stati Uniti e Asia e che coincide con la creazione della Zenato Academy, un laboratorio permanente di studio e sperimentazione in campo culturale e in particolare nell’ambito fotografico, luogo ideale in cui sostenere giovani artisti.
Cinque studenti dell’Accademia di Brera, Giacomo Alberico, Cecilia Del Gatto, Alessandra Draghi, Cesare Lopopolo e Anna Vezzosi, coordinati dal docente e critico d’arte Luca Panaro, hanno indagato gli oggetti utilizzati per la produzione del vino, rendendo vivo e presente un significato latente, pensandoli in maniera nuova e fresca al di là dell’uso convenzionale.
“Ecco un nuovo progetto, una nuova sfida, il desiderio che ci ha sempre contraddistinto nel guardare oltre, nell’esplorare al di là di ciò che già conosciamo – dichiara Nadia Zenato –. E’ stato molto stimolante vedere all’opera giovani creativi che con uno sguardo nuovo e libero hanno messo a fuoco un significato che va oltre a quello specifico degli oggetti protagonisti del nostro lavoro quotidiano”.
“In terra di Lugana abbiamo creduto e investito nelle straordinarie potenzialità di un vitigno autoctono in tempi in cui era sconosciuto – prosegue Zenato - In Valpolicella, recuperando la millenaria tradizione vitivinicola lì radicata, abbiamo intrapreso un percorso basato sulla ricerca e l’innovazione. La nostra passione ci ha sempre portato ad intrecciare il lavoro di viticoltori con il rispetto per il territorio e una naturale spinta verso il bello e l’arte, che oggi si esprime nella mostra fotografica Vino. Oltre gli oggetti”.
Venerdì 12 aprile saranno consegnate dalla famiglia Zenato 5 borse di studio ai giovani fotografi protagonisti del progetto.
“La fotografia, più di ogni altro linguaggio, ha la capacità di trasfigurare la realtà – spiega Luca Panaro -. Ciò vuol dire che gli oggetti rappresentati nelle immagini fotografiche vengano interpretati in modo altro rispetto alla loro tradizionale funzione. Ho scelto di indagare gli oggetti come fonte di conoscenza, esemplari silenti della produzione del vino, necessari ad attestarne la tecnica, la cultura, l’economia, ma anche una semplice suggestione”.
Le scelte compiute da ciascuno dei 5 autori hanno portato alla ripresa di forme ravvicinate che tendono all’astrazione rappresentativa. Le fotografie di Giacomo Alberico, dal titolo “Se nell’attesa”, mostrano le botti custodite nelle cantine Zenato, fotografate in modo da valorizzarne la componente estetica e le relazioni fisiche che si instaurano tra questi grandi e nobili contenitori. Per Cecilia Del Gatto, nella serie “Méscita”, il bicchiere e le differenti gradazioni cromatiche del vino divengono protagoniste, creando un parallelismo con i colori della tradizione artistica italiana. Alessandra Draghi porta alla nostra attenzione un oggetto del mestiere, l’alzavino, detto anche “Ladro”, accostato in un set fotografico a elementi naturali prelevati sul territorio. “Le cose sensibili” di Cesare Lopopolo sono invece gli strumenti meccanici, presenza imponente e caratterizzante il paesaggio dell’azienda vitivinicola. Per finire, Anna Vezzosi con la serie “Punti di origine” ci riporta alla tradizione: la terra, una delle prime bottiglie di Lugana del 1973, un cerchio bianco a indicare le radici della vite autoctona.
Mostra Fotografica “Vino. Oltre gli oggetti”
8-18 aprile 2019 Bottega Immagine, via Farini 60, Milano
Orario: lunedì-domenica 16.30 – 19.30
Ingresso libero
Visite guidate con gli autori delle opere
Caratteristiche dell'evento
Inizio evento | 08-04-2019 |
Termine evento | 18-04-2019 |