Vini e sapori della Piana di Sibari
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L'aria, l'atmosfera, i sapori e gli ambienti della Piana di Sibari, del Pollino e della pre-Sila ionico-cosentina. Rossano con la liquirizia, Corigliano e Schiavonea con le clementine ed i prodotti della pesca, i paesi arbreshe della pre-Sila (San Demetrio Corone, Vaccarizzo, San Giorgio, San Cosmo, Macchia Albanese, Santa Sofia d'Epiro) con i salumi tipici, Terranova da Sibari, Castrovillari, Cassano Ionio e Trebisacce, rappresentano la ideale linea di confine del territorio considerato, che si affaccia sullo splendido ed azzurro Mare Ionio.
La Sibaritide (o Piana di Sibari) è situata nell' alto Ionio cosentino, in Calabria,ed è una zona pianeggiante di 180 km quadrati. Tale verde lembo di terra è riparato a nord/est dal massiccio del Pollino ed a sud dall' altopiano della Sila. E' interamente attraversato dal fiume Crati, i cui depositi alluvionali ne hanno nei secoli formato il territorio. La sua storia è legata alle vicende dell' antica Sibaris-Copia, fondata dagli Achei nell' VIII sec. a.C., e che visse nel VII-VI sec. un periodo di grande splendore e di grande floridezza economica, fino al 510 a.C. , anno in cui Sibari fu distrutta dalla rivale Crotone. Gli scavi archeologici dei recenti anni ne hanno riportato alla luce le rovine, appalesandone la sua bellezza, i reperti mobili (ceramiche, ori, monete), le costruzioni (tra cui un teatro ed un edificio termale) ed un interessante scalo di alaggio ove tirare a secco le navi per le riparazioni.
Il clima mite della zona è sicuramente garantito dalla protezione offerta a nord/ovest dal massiccio del Pollino: con DM del 1990 e successivamente con DPR del 1993 è stato istituito il relativo Parco Nazionale del Pollino, area protetta a ridosso della Calabria e della Basilicata. Alle falde del monte annoveriamo centri importanti quali Trebisacce (9.000 ab. circa); Cassano Ionio (18.500 ab. circa); Castrovillari (23.000 ab. circa) con un interessante Museo Civico. Altro baluardo che offre riparo da sud alla Sibaritide, dunque garantendo un clima mite, ideale per la maggior parte delle coltivazioni agricole, è l'altopiano della Sila, ai cui piedi si trovano insediamenti di origine albanese (San Giorgio, San Cosmo, Vaccarizzo, Macchia, San Demetrio Corone) i cui agglomerati si formarono dopo il 1.500 per sfuggire alle invasioni turche, e che mantengono intatti lingua, tradizioni (es. matrimonio) e costumi, ben integrandosi comunque nella cultura calabrese. Corigliano Calabro (40.000 ab. circa), il più grosso centro della provincia, rinomato per la sua marina (Schiavonea), per la produzione delle clementine, e per il suo magnifico castello ducale, riportato agli antichi splendori dopo anni di restauro. Rossano (34.000 ab. circa), centro della civiltà bizantina in Calabria, nel cui Museo Diocesano è conservato il Codex Rossanensis, contenente i Vangeli di Marco e Matteo; rinomata è inoltre la sua produzione di liquirizia. Il territorio considerato è a spiccata vocazione agricola, favorita dalle ideali condizioni climatiche: spicca tra tutte l' agrumicoltura, la olivicoltura ed i vigneti.
Info: www.saporidellasibaritide.it